Ci sentiamo troppo spesso come color che son sospesi tra i rimpianti del passato e la paura del futuro. E così finiamo per vivere male il presente, senza riuscire a gustare il tempo che ci viene donato. Sembriamo incapaci di impegnarci in maniera serena nelle occupazioni quotidiane perché siamo divorati dalle preoccupazioni.
"Non preoccupatevi...". È un invito accorato quello che ci viene rivolto, ma è anche una via d'uscita per guarire dall'ansia che ci consuma. Né rassegnati, né faciloni... Gesù ci invita a non essere "gente di poca fede", ma uomini e donne che ripongono la propria fiducia in Dio.
"Guardate... Osservate...". Non sono parole vane, non è una promessa vuota quella che Gesù ci rivolge. La cura di Dio per ogni creatura, la sua tenerezza infinita e la sua paterna provvidenza trovano conferma proprio in questa vita che a noi spesso appare piena soltanto di contraddizioni e fatiche, ma che Gesù ci invita a guardare con occhi nuovi.
La creazione porta impresso il segno indelebile dell'amore del Padre; gli uccelli del cielo e i gigli del campo ne sono la prova inconfutabile. Il modo in cui Egli li nutre e li riveste di bellezza non può che donarci serena fiducia e profonda pace: noi valiamo più di molti passeri (cfr. Mt 10,31).
La nostra vita è preziosa agli occhi di Dio, per questo non bisogna lasciare che prevalgano in noi le ansie e le paure, non dobbiamo permettere che le preoccupazioni prendano il sopravvento.
"Non preoccupatevi dunque del domani", chi ha fede nel Dio di Gesù Cristo sa guardare al futuro con fiducia e non con terrore, come una possibilità e non come una minaccia.
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Don′t you worry ′bout a thing, baby
'Cause I′ll be standing on the side
Non ti preoccupare di nulla, piccolo
perché io sarò al tuo fianco
DON'T YOU WORRY 'BOUT A THING - STEVIE WONDER
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+ Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,24-34
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
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