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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

IL PREZZO DELLA FRATERNITÀ - Lunedì 31 Gennaio 2022

Niente da fare… hanno provato a tenerlo legato in tutti i modi, finanche con ceppi e catene, ma ogni tentativo si è rivelato vano. Eppure quell’uomo posseduto da uno spirito impuro sembra rappresentare una minaccia più per se stesso che per gli altri. Ha la sua dimora tra le tombe e passa il tempo aggirandosi sui monti, urlando e sfogando la sua smisurata rabbia principalmente contro se stesso. Chissà che i Geraseni al vederlo non abbiano provato, in definitiva, più fastidio che paura. Di certo, non sembrano mostrare un reale interesse per la sua condizione. Non se ne curavano molto prima, visto che la loro vita continuava a scorrere senza particolari turbamenti. Non saranno capaci di gioire con lui dopo, quando finalmente verrà liberato dalla Legione che lo teneva schiavo. Quella gente sembra non avere a cuore nient’altro che i propri interessi. Immediatamente, infatti, manifestano un evidente risentimento nei confronti di Gesù, per il danno economico che hanno subito a causa della pe

RIPRENDERE IL CAMMINO - Domenica 30 Gennaio 2022

Era il giorno del grande ritorno nella cittadina che lo aveva visto crescere. Qualche tempo prima era partito in silenzio, forse tra l’indifferenza dei più. Stavolta viene addirittura preceduto dalla fama di essere un grande profeta e guaritore. Le attese sono tante, ma le cose prenderanno presto una piega inaspettata. A Cafarnao e nei villaggi vicini, Gesù aveva respirato a pieni polmoni “l’odore del mare”. Gli incontri fatti e le esperienze vissute gli avevano insegnato ad allargare i propri orizzonti, donandogli una consapevolezza crescente di se stesso e della missione che il Padre gli aveva affidato. Aveva ormai compreso che l’annuncio del Vangelo, che pure attraversa lo spazio tradizionale del sacro, non può restare confinato lì. Esso deve risuonare in ogni ambito del vivere umano, perché è esperienza di salvezza per tutto l’uomo e per tutti gli uomini.  Nazaret non fa che confermare quanto Gesù aveva già intuito. Proprio lì dove sarebbe stato lecito aspettarsi di incontrare u

NON È UNA DOMANDA RETORICA -SABATO 29 GENNAIO 2022

Ma che domande fa? Com'è possibile biasimarli solo perché si sono fatti prendere dal panico? Sono nel bel mezzo di una traversata, ormai è buio e si è alzata una grande tempesta di vento. Come se non bastasse, stanno continuando a imbarcare acqua, fino quasi ad affondare. Quale atteggiamento ci appare più comprensibile? Quello dei discepoli che, presi dall'ansia e dall'agitazione, si precipitano a svegliare il Maestro, oppure quello di Gesù che rimane lì fermo, impassibile, e continua a dormire, mentre tutto sembra perduto? Eppure la domanda del Signore non è affatto retorica, né fuori luogo. La paura è un sentimento che attraversa in qualche misura tutta la nostra vita, ma spesso rischia di prendere il sopravvento e assumere sfumature irrazionali. "Perché avete paura?". Gesù ci invita a guardare in faccia e a chiamare per nome ciò che ci spaventa, per poterne comprendere la radice. Se, infatti, sperimentiamo profonde crisi di fronte all'incertezza e siamo

CRESCERÀ - Venerdì 28 Gennaio 2022

  Vicino… ma non a sufficienza. A volte sembra essere così il regno di Dio. Gesù lo descrive come una realtà che, in maniera silenziosa ma inesorabile, fa capolino nella storia dell’umanità. Ci viene incontro, è “a portata di mano”, eppure noi fatichiamo a riconoscere i segni della sua presenza. Guardandoci intorno, scoviamo con molta più facilità elementi che ci fanno dubitare della sua efficacia. Ma seme della parola continua, nel silenzio, a crescere spontaneamente. Mette radici lì dove c’è ancora qualcuno che ha conservato nel cuore la speranza, e ripete il gesto coraggioso della semina, anche dopo aver sperimentato numerosi fallimenti. Germoglia lì dove, in tempo di carestia, c’è qualcuno che non è schiavo della sua fame e della tentazione di accaparrarsi quel poco che c’è, ma resta capace di sognare, progettare e costruire un futuro di fraternità e condivisione, mettendo da parte i propri egoismi. Porta frutto lì dove qualcuno ha saputo educare il proprio sguardo e ha occhi att

A CAVAL DONATO… - Mercoledì 26 Gennaio 2022

“Predicate sempre il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole” (cfr Fonti Francescane, 43). Il monito che san Francesco rivolgeva ai suoi frati ci ricorda che la testimonianza cristiana si compie, prima di tutto, attraverso uno stile una vita coerente.  Quelli che Gesù sceglie e invia davanti a sé non sono, infatti, maestri di sapienza o di eloquenza, ma testimoni credibili (convinti e convincenti) della misericordia del Padre, capaci di narrare con la propria vita che “solo l’amore salva”. Sono coloro i quali hanno preferito la fraternità all’egoismo, la mitezza alla violenza, l’umiltà all’orgoglio. L’annuncio del Vangelo passa attraverso il loro farsi compagni di viaggio (e, perché no, anche di tavola) di uomini e donne che non restano passivi destinatari di un annuncio, ma diventano immediatamente protagonisti di questa storia di salvezza, attraverso lo stile semplice dell’accoglienza e della condivisione. A chi ha orecchie per ascoltare e occhi per vedere appare chiaro c

NESSUNO PRIMA D'ORA HA PARLATO COSÌ - Martedì 25 Gennaio 2022

Ci sono segni che accompagnano coloro che credono. È una fede che “si vede” quella in Cristo Gesù, sempre concreta ed estremamente efficace. È capace di rimarginare ferite, aprire gli occhi ai ciechi, donare forza e coraggio a chi è inerme e sfiduciato, rialzare chi è caduto, liberare coloro che sono oppressi da ogni forma di schiavitù. Sembra proprio che credere dischiuda all’uomo il cammino della pienezza, quella strada che gli era stata preclusa a causa del peccato. La fede ridesta in noi delle abilità nascoste: rende immuni ai tanti veleni che minacciano la storia dell’umanità, rende capaci di esprimere una tenera cura che allevia ogni forma di sofferenza, dona una forza nuova (quella dell’amore) che permette ai miti e ai deboli di prevalere nella battaglia contro i violenti di questo mondo. La fede in Cristo ci dona anche la possibilità di parlare “lingue nuove”, ricordandoci che l’esperienza della salvezza si fonda sempre su un incontro personale col Risorto. È proprio a parti

L'ATTESA È (IN)FINITA - Domenica 23 Gennaio 2022

Per un istante rimasero col fiato sospeso, come se il tempo avesse improvvisamente arrestato la sua corsa. Gli occhi di tutti smisero di vagare nel vuoto e si posarono su di Lui.  Quella profezia di Isaia era già stata letta innumerevoli volte, ma posta sulle labbra di Gesù ritrovò tutto d’un tratto il vigore che le era proprio e fu capace di scuotere la gente di Nazaret dal suo torpore. «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato»! Non c’era più alcun dubbio; davvero qualcosa di straordinario stava accendendo. È ormai giunto il momento di ri-cordare le promesse antiche, di sollevare il capo e alzare lo sguardo, di rispolverare quei sogni di pace e di pienezza che avevamo abbandonato in fondo al cassetto, insieme a troppa naftalina. I desideri più belli del cuore dell’uomo, quelli tanto preziosi e delicati da essere custoditi quasi come un segreto e “scritti col pastello bianco”, avevano  finalmente trovato qualcuno capace di colorarli e di farli riemergere dal profond

DENTRO O FUORI? - Sabato 22 Gennaio 2022

Spesso e volentieri delude le attese della gente che lo cerca, sembra incapace di cavalcare l’onda del successo e di capitalizzare il consenso delle folle. Si è scelto per compagni dei pescatori e trascorre buona parte del suo tempo incontrando straccioni e infermi, prostitute e indemoniati. Ama frequentare posti inusuali, alternando il ritirarsi in luoghi deserti per pregare, al frequentare la casa di gente dalla reputazione alquanto discutibile. Non trattiene nulla per sé; non antepone né contrappone le proprie esigenze a quelle altrui; vive per gli altri e non per se stesso. Il comportamento bizzarro e sopra le righe del falegname di Nazaret finirà per indispettire i suoi familiari che tenteranno, senza riuscirci, di riportarlo a casa per farlo rientrare nei ranghi di una piatta ordinarietà. Che Gesù sia “fuori” per i suoi parenti, come per tanti altri, mi pare evidente; la questione interessante sarebbe piuttosto provare a chiederci se anche a noi capita di avere la stessa impre

(NON) BASTA CHE RESPIRI - Venerdì 21 Gennaio 2022

Ogni volta con un suono nuovo, sempre con intensità, di certo in un modo diverso da chiunque lo avesse fatto in precedenza. Gesù sceglie i dodici e li chiama uno ad uno… per nome. Lo stesso evento di grazia si ripete costantemente anche nella nostra vita. È il nome che talvolta a noi pesa perché ci ricorda che siamo diversi… non siamo forti e intelligenti come gli altri, né capaci o astuti, brillanti o semplicemente “fortunati” quanto avremmo desiderato. Proprio quel nome che io pronuncio sommessamente, sulle labbra del Maestro risuona con “orgoglio” e assume sfumature inedite. Non sta chiamando uno qualsiasi. Ha scelto proprio me! Talvolta, dobbiamo riconoscerlo, ci capita di andare incontro all’altro mossi dall’interesse, di cercarlo soltanto perché ne abbiamo bisogno per colmare i nostri vuoti affettivi ed effettivi, per trovare un appoggio quando non riusciamo a stare in piedi da soli. Quando è così l’uno vale l’altro, basta che respiri! Per Gesù le cose stanno in modo profonda

SI SENTE CIÒ CHE FA, SI VEDE CIÒ CHE DICE - Giovedì 20 Gennaio 2022

Nulla sembrerebbe ormai poter arrestare la sua corsa. Il falegname di Nazaret, che per trent’anni pare avesse trascorso la maggior parte del suo tempo nel piccolo villaggio in cui era cresciuto, si ritrova ora ad attraversare i luoghi più disparati, mosso dall’esigenza ineludibile di far risuonare nel cuore di ogni uomo l’annuncio della salvezza.  Eppure, ovunque vada viene cercato e raggiunto. Gesù diventa una sorta di calamita, capace di attrarre tutti a sé. Accorrono dai luoghi più disparati; persone con culture, lingue e soprattutto storie profondamente diverse si mettono sulle sue tracce. Una grande folla lo cerca perché ha “sentito quello che faceva” e, ora che lo ha trovato, può “vedere ciò che dice”. I gesti di Gesù sono eloquenti, capaci di comunicare un messaggio inequivocabile che narra la tenera cura di Dio per ogni creatura. Le sue parole sono sempre concrete, pienamente incarnate, capaci di dare forma alla vita perché dalla Vita stessa scaturiscono. È questo l’aspett

COLPEVOLI SILENZI - Mercoledì 19 Gennaio 2022

Certi silenzi dicono più di mille parole, eppure ciascuno “parla” in modo molto diverso. Alcuni narrano di un’accoglienza delicata verso l’altro, di disponibilità e rispetto, di tenerezza e desiderio. Altri, invece, esprimono dissenso e condanna, distanza e giudizio, a volte perfino risentimento. È un silenzio innaturale quello che invade la sinagoga di Nazaret in giorno di sabato. È “contro natura”, infatti, che si rimanga impassibili di fronte alla sofferenza altrui, pur avendo la facoltà di intervenire. Non esistono ragioni valide, né motivazioni sufficienti che ci esimano dal dovere morale di compiere il bene possibile. Neanche la legge più sacra o antica può impedirci di operare in favore della vita. Eppure, anziché protendersi in maniera spontanea e immediata verso il bene, quei cuori induriti rimangono trincerati dietro un mutismo davvero intollerabile. Indignazione e delusione si mescolano nel cuore di Gesù, che non può più attendere e così rompe gli indugi, rimettendo a

NON È UN GIORNO QUALUNQUE - Martedì 18 Gennaio 2022

Finalmente è sabato! Non è un giorno come gli altri per Israele. Si tratta di un’esperienza “fuori dal comune”, quella che custodisce l’identità di un intero popolo e rivela la vocazione ultima dell’umanità. Il sabato è ri-creazione e liberazione, memoria grata dell’opera di un Dio che non soltanto dona la vita, ma continua a promuoverla e a difenderla in ogni sua forma, soprattutto quelle più fragili e marginali. È così che Gesù e i suoi discepoli vivono lo Shabbat. Il Vangelo li presenta intenti a camminare per campi di grano. Sembra che tra loro regni un clima sereno e disteso, fatto di gesti semplici e spontanei. Pare quasi di udire il suono delle loro voci e di leggere sui volti lo stupore che nasce di fronte alla bellezza del creato. L’atteggiamento dei farisei, invece, appare profondamente diverso. Richiamano l’attenzione di Gesù, sembrano quasi volerlo rimproverare perché non si accorge del comportamento dei suoi discepoli che, raccogliendo quelle spighe, stanno trasgredendo