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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

Amici o nemici? - Lunedì 1 Febbraio

Urla più forte che può, urla tutta la sua rabbia quell'uomo che si porta dentro un esercito di emozioni contrastanti, che sta vivendo un conflitto interiore devastante, di cui egli stesso è la prima vittima. Lui che non aveva trovato accoglienza nei luoghi della vita, tra i suoi concittadini, era finito a dimorare tra le tombe, come fosse già morto. Avevano cercato di tenerlo legato, avevano provato ad anestetizzare tutto quel dolore, ma non c'era stato verso. Né ceppi, né catene erano in grado di trattenerlo. L'amore però mette fine al suo tormento. Gesù gli fa comprendere che c'è posto anche per lui in quel mondo che sembra fatto soltanto per chi segue il pensiero dominante, per chi si conforma alla massa, per chi è funzionale alle logiche di un'economia malata che ha a cuore solo il guadagno e dimentica le persone. Gli rivela che essere diverso non vuol dire necessariamente essere un nemico. Ora può tornare a casa, dai suoi, ora può tornare a vivere. ____________

Chi ha paura del buio? - IV DOMENICA DEL TERMPO ORDINARIO (ANNO B)

C’è chi sembra nato per calcare i palcoscenici più prestigiosi, chi pare fatto apposta per le luci della ribalta, e chi invece è destinato a restare in eterno dietro le quinte, potendo aspirare al massimo a fare da comparsa. Ci sono quelli a cui va sempre tutto liscio, che sembrano quasi protetti da un amuleto o da un portafortuna, come zio Paperone, e quelli invece costantemente accompagnati dalla nuvoletta di Fantozzi, quelli maldestri e sfortunati, che non riescono a farne una giusta neanche per sbaglio. A volte abbiamo la sensazione che tra queste persone sia stato tracciato un confine invalicabile. E noi, dopo l’ennesimo tentativo andato a male, con i sogni infranti, quando ci sembra di essere circondati solo da “nemici” e da gente che non ci tende la mano, ma ha come sport preferito quello di ricordarci continuamente i nostri fallimenti, crediamo di sapere molto bene a quale delle due categorie apparteniamo. Sembra essere quello il nostro destino. Certo, ci piacerebbe non fos

La paura fa 90 - Sabato 30 Gennaio

A volte basta un'incomprensione per mettere in dubbio anche i rapporti più consolidati; basta trovare un ostacolo lungo il cammino per pensare di abbandonare i progetti più importanti; è sufficiente una giornata storta per pensare che la nostra vita non vale la pena di essere vissuta; basta un errore solo a cancellare tutto il bene che c'è stato. Quanto siamo fragili, quanta insicurezza abita i nostri cuori. Quando le tempeste si abbattono sulla nostra vita rischiamo immediatamente di perdere la testa, di trovarci disorientati e di perdere di vista le cose più vere. Ci lasciamo afferrare dal terrore e così mettiamo in dubbio ogni certezza. Crediamo che a nessuno interessi davvero la nostra fatica, che non ci sia qualcuno pronto a tenderci la mano per tirarci fuori dai guai. Persino Dio è lontano o dorme beato: sembra non gli importi di noi. Eppure Lui è proprio lì, sulla nostra stessa barca, agitata dai venti e dalle onde, e ci ripete :«Perché avete paura? Non avete ancora fede

Rilassati! - Venerdì 29 Gennaio

Quante parole ascoltiamo ogni giorno, quanti consigli ci vengono rivolti, quante persone si affannano a volerci spiegare quello che dovremmo o non dovremmo fare. Com'è differente quando queste parole giungono da chi ci conosce davvero, da chi sa quali paure e  incertezze ci abitano.  Gesù sa che spesso il cuore dell'uomo è prigioniero dell'ansia e della fretta. Sa che vorremmo abbreviare i tempi, accorciare le distanze, avere la conferma immediata dell'efficacia dei nostri sforzi, raccogliere subito i frutti. Quante volte viviamo la paura di essere troppo piccoli, irrilevanti, quasi invisibili come un granellino di senapa.  Ecco perché Egli ci ricorda che non tutto dipende da noi, non tutto può essere oggetto di calcolo e di programmazione.  Mi tornano alla mente le parole di un uomo saggio che, alcuni anni fa, era solito ripetere: "Rilassati! Dio esiste e non sei tu". Se davvero ci crediamo, lasciamo spazio all'opera di Dio; lasciamo che il Signore porti

Un segreto da svelare - Giovedì 28 Gennaio

Basta un raggio di luce che splende nel buio perché l'oscurità smetta di essere tale. È sufficiente accendere una lampada anche nelle notti più oscure per far sì che le tenebre vengano diradate e l'angoscia lasci il posto alla quiete. Cristo viene per illuminare le nostre notti, per far luce nei nostri cuori, lì dove abbiamo nascosto le paure e le fragilità, gli errori e le ferite del passato, li dove abbiamo accatastato fallimenti, delusioni, inganni. Proprio lì dove abbiamo sperato che calasse per sempre l'oscurità a nascondere tutto ciò che ci spaventa di noi stessi Gesù vuole essere luce perché nessuno più viva nelle tenebre. C'è un segreto che vuole svelare: se qli consegniamo il nostro buio, Egli lo trasformerà in luce.  ______________________ Mc 4,21-25 In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba ess

La fede del seminatore - Mercoledì 27 Gennaio

 Come può capire Dio chi non è capace di mettersi in gioco con generosità, chi non accetta il rischio di fallire, chi calcola ogni sforzo e misura in modo quasi ossessivo i pro e i contro prima di darsi?  Noi non investiamo senza la certezza di un ritorno, di poter guadagnare più di quanto abbiamo investito. Aspettiamo le condizioni ottimali per evitare ogni spreco, ci lasciamo prendere dalla delusione e dalla frustrazione per quei semi che abbiamo piantato ma che non crescono come vorremmo. Dio al contrario è un seminatore fiducioso e instancabile. Egli continua a fecondare la nostra vita anche quando sembriamo sterili e inospitali. Chissà che anche la terra arida a forza di essere fecondata non divenga fertile, chissà che il deserto non possa fiorire, chissà che non basti anche solo una crepa in mezzo all'asfalto per far germogliare una vita. Dio ha una grande fede nell'umanità; deve crederci davvero tanto se continua a seminare e coltivare anche quando sembrerebbe inutile. S

Sia pace - Martedì 26 Gennaio

 Prima di ogni altra cosa, dite: pace! In un tempo in cui sembra valere ancora di più il detto: "nessuna nuova, buona nuova" e ogni novità pare essere una cattiva notizia, chi non vorrebbe essere portatore di un annuncio di bene, di una buona notizia? Eppure quanto è difficile pronunciare una parola di speranza lì dove regna la disperazione, una parola di riconciliazione lì dove albergano l'odio e il rancore, una parola di luce li dove le tenebre hanno preso il sopravvento. Se è faticoso annunciare la pace, pare sia ancora più complicato accoglierla. Quante porte anziché aprirsi, si chiudono, o vengono addirittura sbattute in faccia, davanti alla possibilità di deporre le armi. Eppure Dio non si stanca di tracciare sentieri nuovi, di costruire ponti, di offrire opportunità insperate, di ricreare le condizioni perché si possano ricucire strappi, rimettere insieme cocci, aprire brecce nei cuori. Non si stanca nemmeno di affidare a noi, operai della messe, ancora troppo poch

Luce e tenebre - Lunedì 25 Gennaio

CONVERSIONE DI SAN PAOLO  Più grande è l'oscurità e meno si vede. Più tempo passi al buio e meno te ne accorgi, quasi non ci fai più caso. Troppi anni vissuti in penombra, convinto che ci si potesse accontentare così. Quando però la luce vera irrompe smaschera l'inganno, e chi credeva di vedere ne resta accecato, ma solo per un po'.  Per Paolo di Tarso la fede è un gioco di buio e luce; è credere in un amore che vince le tenebre perché sa riconoscerle e guardarle in faccia, senza paura. C'è un tempo in cui è necessario fare esperienza del buio per accogliere la salvezza. Chi non ha fatto i conti con le proprie tenebre non è ancora capace di aprirsi alla luce vera.  ____________________________ Mc 16,15-18 In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel

Ci sono reti da gonfiare e altre da lasciare - III DOMENICA DEL TERMPO ORDINARIO (ANNO B)

Se sei un calciatore sai che ogni partita è fondamentale e se vuoi vincere il campionato non puoi snobbarne neanche una, perché ogni vittoria vale tre punti. Eppure non tutti gli incontri hanno la stessa importanza. Pensa a un derby o al match contro la tua rivale storica… non si tratta certo di una partita come le altre. Potremmo considerarla la sfida delle sfide, quella che aspetti con una trepidazione speciale, per cui ti prepari tutto l’anno perché sai che può cambiare il volto di un’intera stagione. Quel giorno conta davvero poco chi sia il favorito sulla carta o chi si trovi più in alto in classifica. I valori vengono livellati perché conta soprattutto la voglia di farcela e di cogliere al volo quell’occasione. Certe partite non si giocano semplicemente per il gusto di farlo, ma perché sai che devi dare tutto, anche quello che finora non hai mai tirato fuori, perfino quello che credevi di non avere; devi lasciare il cuore sul campo. Non importa quante gare tu abbia già perso,

Follia d'amore - Sabato 23 Gennaio

C'è chi vive di strategie, cercando di valutare attentamente ogni mossa e di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. C'è poi chi vive  d'amore e non fa calcoli, non trattiene nulla per sé, ma trova la sua gioia nel consumarsi per l'amato. I primi vivono per sé stessi, dentro la logica dell'autoconservazione. I secondi vivono fuori di sé, vivono per l'altro. Può sembrare folle; lo è per gli stessi familiari di Gesù che faticano a riconoscerlo, non riescono a comprendere le sue scelte e allora lo cercano per riportarlo a casa, per collocarlo di nuovo nel solco della tradizione.  Forse se anche a noi Gesù sembra troppo fuori, se non riusciamo a trovarlo lì dove immaginiamo, è solo perché lo stiamo cercando nel posto sbagliato. Noi ci aspettiamo che risponda alle nostre attese, Egli invece rompe gli schemi. Noi ci aspettiamo uno stratega, Egli invece è un innamorato.  ______________________ Mc 3,20-21 In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si r

Solo per amore - Venerdì 22 Gennaio

Una folla immensa cerca Gesù. Vengono da ogni parte, chi per saziare la propria fame, chi per trovare sollievo nelle sofferenze ed essere guarito dalle proprie infermità, chi per essere liberato da spiriti immondi. Altri lo scrutano mossi dalla curiosità, oppure da dubbi e perplessità, qualcuno è pronto a coglierlo in fallo per accusarlo. Tutti cercano qualcosa da Lui.  Gesù invece chiama a sé i dodici non per ottenere qualcosa ma, prima di tutto, per stare con Lui. Non uomini qualsiasi, non i migliori, neanche i più capaci ed efficienti, ma quelli che Egli volle. Ogni uomo un nome, ogni nome una storia fatta di attese e delusioni, conquiste e fallimenti, coraggio e paure, forza e fragilità. Scelti e chiamati non perché utili, ma in quanto amati. _______________________ Mc 3,13-19 In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacc

Dove il mare finisce - Giovedì 21 Gennaio

Ci sorprende e ci spiazza questo Gesù che sembra volersi in qualche modo ritrarre dalla folla, che tenta di aprirsi una via di fuga per non restarne schiacciato. Lui che si presenterà come il pane disceso dal cielo e sarà pronto a donare la vita, ora pare voler mettere un argine alla foga di quella gente. Come mai?  Sappiamo già che il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo, eppure non smettiamo di volerlo confinare dentro schemi angusti e mortificanti da cui Egli continua a smarcarsi.  Corriamo il rischio di essere anche noi tra la folla che lo cerca insistentemente perché vuole una risposta immediata alla sua fame, vuole essere sollevata da ogni fatica. Guarda a Gesù quasi fosse un distributore automatico di prodigi e consolazioni, in cui inserire la monetina della richiesta e poi, dopo aver ricevuto il necessario, andar via per ripresentarsi solo al momento opportuno. Il Maestro invece ci invita a passare dalla logica della soddisfazione del bisogno all'orizzonte del de