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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

L'Infinito tra i miei desideri - Maria Santissima Madre di Dio (ANNO B)

P rendere o lasciare. Pare non ci siano alternative a questo ultimatum che accompagna la nostra vita e non riguarda soltanto le occasioni da cogliere al volo, ma anche le tante esperienze che in un modo o nell’altro ci segnano. Perfino tra queste ci sarebbe qualcosa da tenere e altro che invece andrebbe cancellato e dimenticato il più in fretta possibile. Il passaggio verso un nuovo anno è spesso occasione propizia per sintesi e bilanci. Stavolta sembra ci sia ben poco da riflettere: secondo un’opinione piuttosto diffusa c’è davvero poco da salvare di questo 2020, meglio buttar via tutto! In effetti, proprio il capodanno è accompagnato nella tradizione popolare da numerosi riti propiziatori che esprimono la pretesa di liberarsi da ciò che è vecchio. Tra questi è nota l’abitudine, alquanto pericolosa, del lancio dalle finestre dei cocci vecchi. Piatti, bicchieri e stoviglie varie vengono gettati in strada proprio allo scoccare della mezzanotte, per simboleggiare un profondo desideri

Era una vita che ti stavo aspettando - Santa Famiglia (anno B)

C’è un tempo per ogni cosa, è la sapienza biblica ad insegnarlo (cfr Qoelet 3). Ma quanto dura questo tempo, di cui a volte ci sentiamo padroni ma che spesso ci rende schiavi, chi può mai dirlo con esattezza? Nonostante esista un tempo cronologico che possiede di certo una sua oggettività e può essere misurato in giorni e ore, minuti e secondi, nessuno può negare che viviamo attimi che sembrano interminabili e giorni interi che invece scorrono via fin troppo rapidamente. Come avranno vissuto Maria e Giuseppe i nove mesi di una gravidanza così fuori dagli schemi? Quali emozioni avranno abitato il loro cuore mentre cullavano tra le braccia quel bambino lontani dalla propria casa, dovendosi accontentare della precarietà di un alloggio di fortuna? Come sarà stato per Simeone ed Anna attendere una vita intera? Come avranno vissuto quel tempo? A noi che rischiamo di essere perennemente fuori tempo, perché bloccati dai rimpianti del passato, appiattiti su un presente senza orizzonte oppure pr

Per arrivare a toccarti ho dovuto sognarti - Natale del Signore (anno B)

Sono solo parole, le nostre… spesso vuote, retoriche, di circostanza, Parole ripetute fino allo sfinimento o pronunciate senza troppa convinzione, in cui forse neanche crediamo fino in fondo. Parole che servono a interrompere silenzi imbarazzanti e tentano di colmare il vuoto che spesso avvertiamo più dentro che fuori di noi. Le nostre parole sono questo. Non così però le parole di Dio. Le sue sono parole che hanno peso e sostanza, sono creative e generative, perché non soltanto dicono ma fanno. Il Natale viene anche quest’anno a ricordarci che la Parola si è fatta carne per venire ad abitare la nostra storia. Se, infatti, “l’amore per farsi ha bisogno di pelle”, non può restare soltanto una bella teoria.   Per noi che continuamente vorremmo affrancarci da questa carne che non smette di rammentarci il nostro limite e la nostra finitudine, che seppur redenta resta segnata in maniera indelebile dalle cicatrici, richiamo perenne alle ferite che ci sono state inferte; a noi che cerchia

Se ti lasci guardare... - Immacolata Concezione (8 dicembre 2020)

  Dove si posa lo sguardo? Dove cade l’occhio? Capita a tanti di essere attratti in maniera istintiva da ciò che è più evidente; solo alcuni si soffermano a guardare con maggiore attenzione; in pochi sanno scrutare i dettagli; appare difficile poi che qualcuno possa seriamente prendere in considerazione ciò che sembrerebbe insignificante, irrilevante. Immagino siano passati anche questi pensieri per la testa di Maria, certamente stupita, al limite dell’incredulità, nello scoprire che l’attenzione dell’Altissimo si era posata proprio su di lei. Una giovane che non aveva né pretesa né modo di imporsi allo sguardo altrui, di attirare l’attenzione, e probabilmente pensava che nessuno si sarebbe mai accorto di lei, resta turbata quando comprende che qualcuno l’ha notata. Colui che avrebbe potuto contemplare le meraviglie dell’universo intero, opera delle sue stesse mani, lascia invece cadere il suo sguardo su un piccolo villaggio, su una casa semplice, su una vita ordinaria, su una fanciu