Passa ai contenuti principali

Che delusione! - Martedì 13 Luglio


Ci vorrebbe solo un miracolo! Per rimettere le situazioni a posto, per scovare una via d'uscita quando ci ritroviamo intrappolati in un vicolo cieco... per riuscire finalmente a "svoltare" e invertire la tendenza avremmo davvero bisogno di un aiuto dall'alto. Se arrivasse, tutto sarebbe diverso! Allora sì che avremmo la certezza che "lassù qualcuno ci ama" e tutti i dubbi e le incertezze verrebbero dissolte in un attimo. Sembrerebbe un ragionamento logico eppure, a ben vedere, i conti non tornano. 

Se la storia è davvero maestra di vita, allora quello che è accaduto a Corazìm, Betsàida e Cafarnao dovrebbe insegnarci qualcosa. Lì il Signore non si era limitato ad un singolo intervento prodigioso, ad un miracolo isolato. Aveva invece operato numerosi segni per manifestare la sua potenza e suscitare la fede nei cuori di quella gente. Eppure, a quanto pare, non era stato sufficiente! 

Al netto di qualche caso isolato (come si dice: "i buoni si scartano da soli"), la fotografia scattata da Gesù su quelle realtà mostra davvero una situazione desolante. Nonostante un notevole investimento di risorse ed energie, i risultati non sono all'altezza delle aspettative. La sorpresa è grande; la delusione ancora di più. Altrove, lì dove le premesse erano tutt'altro che incoraggianti (Tiro, Sidone... finanche Sodoma), sarebbe bastato molto meno; dove invece il terreno sembrava fertile e pronto alla semina, i frutti tanto attesi non arrivano, mentre crescono spine e cardi (Gen 3,18). 

Per un cuore indurito, che non riesce ad affrancarsi dalla logica bisogno/soddisfacimento e non va oltre il binomio problema/soluzione, i prodigi sono necessari ma insufficienti e, spesso, perfino inutili. Bisogna allora riconoscere che la conversione non è il prodotto o l'effetto di un miracolo, ma la premessa perché qualcosa di straordinario si compia nella nostra vita.

_____

C'è chi aspetta un miracolo

e chi invece l'amor

SENZA FARE SUL SERIO - MALIKA AYANE

https://youtu.be/CtvxNJHCrCc

_____

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 11,20-24

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:

«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.

E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».



Commenti

Post popolari in questo blog

Ci sono reti da gonfiare e altre da lasciare - III DOMENICA DEL TERMPO ORDINARIO (ANNO B)

Se sei un calciatore sai che ogni partita è fondamentale e se vuoi vincere il campionato non puoi snobbarne neanche una, perché ogni vittoria vale tre punti. Eppure non tutti gli incontri hanno la stessa importanza. Pensa a un derby o al match contro la tua rivale storica… non si tratta certo di una partita come le altre. Potremmo considerarla la sfida delle sfide, quella che aspetti con una trepidazione speciale, per cui ti prepari tutto l’anno perché sai che può cambiare il volto di un’intera stagione. Quel giorno conta davvero poco chi sia il favorito sulla carta o chi si trovi più in alto in classifica. I valori vengono livellati perché conta soprattutto la voglia di farcela e di cogliere al volo quell’occasione. Certe partite non si giocano semplicemente per il gusto di farlo, ma perché sai che devi dare tutto, anche quello che finora non hai mai tirato fuori, perfino quello che credevi di non avere; devi lasciare il cuore sul campo. Non importa quante gare tu abbia già perso,

Andare a tempo con il tempo - Venerdì 3 Settembre

Sono davvero strani i discepoli di Gesù... mentre tutti gli altri desiderano dare prova della propria virtù attraverso digiuni prolungati e altre pratiche religiose, cercano di farsi ammirare grazie ad un'osservanza scrupolosa (talvolta ossessiva) della legge, il loro comportamento sembra andare in tutt'altra direzione. Questa differenza lascia perplessi e, in certi casi, addirittura scandalizza.  Come mai i discepoli di Gesù non osservano una pratica che il loro stesso maestro considera importante, tant’è che nel dare ragione della difficoltà a scacciare certi demoni Egli stesso indica proprio il digiuno, insieme alla preghiera, come un’arma necessaria e imprescindibile? La questione, in effetti, è ben diversa dal semplice domandarsi se il digiuno sia una pratica utile oppure no. Bisognerebbe invece domandarsi quale sia veramente il tempo del digiuno o, meglio ancora, se in questo momento digiunare possa ad essere la risposta adeguata al tempo che stiamo vivendo.  "Verran

IL PREZZO DELLA FRATERNITÀ - Lunedì 31 Gennaio 2022

Niente da fare… hanno provato a tenerlo legato in tutti i modi, finanche con ceppi e catene, ma ogni tentativo si è rivelato vano. Eppure quell’uomo posseduto da uno spirito impuro sembra rappresentare una minaccia più per se stesso che per gli altri. Ha la sua dimora tra le tombe e passa il tempo aggirandosi sui monti, urlando e sfogando la sua smisurata rabbia principalmente contro se stesso. Chissà che i Geraseni al vederlo non abbiano provato, in definitiva, più fastidio che paura. Di certo, non sembrano mostrare un reale interesse per la sua condizione. Non se ne curavano molto prima, visto che la loro vita continuava a scorrere senza particolari turbamenti. Non saranno capaci di gioire con lui dopo, quando finalmente verrà liberato dalla Legione che lo teneva schiavo. Quella gente sembra non avere a cuore nient’altro che i propri interessi. Immediatamente, infatti, manifestano un evidente risentimento nei confronti di Gesù, per il danno economico che hanno subito a causa della pe