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Una proposta indecente - Sabato 24 Luglio


"Spuntò anche la zizzania". Che rabbia! E pensare che tutto era stato predisposto nel migliore dei modi. Il campo era stato preparato con attenzione maniacale ed era stato scelto il seme migliore. Ma un nemico ci ha messo lo zampino e alla fine, nonostante tanta fatica, qualcosa è andato storto. 

Che cosa fare, dunque? Come comportarci quando il male fa capolino nella nostra vita e spunta all'improvviso per infestare il campo dei nostri progetti e mettere in pericolo il futuro raccolto? 

La proposta di Gesù è quasi "indecente", lascia di stucco e, per certi versi, scandalizza: "Lasciate che il grano e la zizzania crescano insieme fino alla mietitura". Un atteggiamento sorprendente, che contraddice l'istinto di scagliarsi immediatamente e con violenza contro il male che continuamente cerca di insinuarsi nella nostra vita. 

Una scelta che profuma di infinita pazienza, di amorevole cura e, soprattutto, di fiducia incrollabile.

Pazienza: la fretta, mai come in questo caso, è cattiva consigliera. È troppo presto per giudicare ed emettere sentenze inappellabili. Occorre attendere il momento opportuno perché ogni cosa diventi chiara e distinta e si possa così valutare con oggettività, senza lasciarsi condizionare dall'emotività.

Cura: per quanto possa sembrare poca cosa, seppur circondato e, talvolta, quasi soffocato dal male, il bene va protetto e custodito sempre, fino alla fine. Non si può neanche lontanamente immaginare di sacrificare, in tutto o in parte, il grano buono pur di estirpare la zizzania. 

Fiducia: mentre in noi cresce costantemente la paura che la zizzania rovini irrimediabilmente il raccolto, in Dio è radicata la convinzione che il bene è sempre più forte del male. Per dirla con San Paolo: "siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi" (2Cor 4,8-9).

Arriverà il tempo in cui la differenza tra grano e zizzania sarà palese e inconfutabile, il momento in cui sarà possibile separarli agevolmente, senza alcuna fatica, senza possibilità di errore. Allora il grano buono sarà conservato nei granai, perché destinato a rimanere; la zizzania, invece, verrà "legata in fasci per bruciarla", perché l'erba cattiva "a null'altro serve che ad essere gettata via". Arriverà... ma non è ancora questo il tempo. 

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Ho una proposta sexy da farti, 

cresciamo insieme

LADY - SANGIOVANNI

https://youtu.be/MGX7nFSHgmU

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+ Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 13,24-30


In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo:

«Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.

Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.

E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”».



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