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Chi ha paura del buio? - IV DOMENICA DEL TERMPO ORDINARIO (ANNO B)

C’è chi sembra nato per calcare i palcoscenici più prestigiosi, chi pare fatto apposta per le luci della ribalta, e chi invece è destinato a restare in eterno dietro le quinte, potendo aspirare al massimo a fare da comparsa. Ci sono quelli a cui va sempre tutto liscio, che sembrano quasi protetti da un amuleto o da un portafortuna, come zio Paperone, e quelli invece costantemente accompagnati dalla nuvoletta di Fantozzi, quelli maldestri e sfortunati, che non riescono a farne una giusta neanche per sbaglio.

A volte abbiamo la sensazione che tra queste persone sia stato tracciato un confine invalicabile. E noi, dopo l’ennesimo tentativo andato a male, con i sogni infranti, quando ci sembra di essere circondati solo da “nemici” e da gente che non ci tende la mano, ma ha come sport preferito quello di ricordarci continuamente i nostri fallimenti, crediamo di sapere molto bene a quale delle due categorie apparteniamo. Sembra essere quello il nostro destino.

Certo, ci piacerebbe non fosse così. Siamo costantemente in cerca di qualcuno in grado di offrirci una via d’uscita. Vorremmo dare una svolta alla nostra vita, rovesciare il destino. Ma chi avrebbe il coraggio di guardarci così in profondità da poter scorgere i fantasmi e i demoni che si agitano dentro, senza restarne sconvolto? È troppo buio… fa paura a noi, figuriamoci ad altri. “Che nessuno si avvicini!”. In fondo, ci abbiamo provato, ma in tanti sono scappati appena hanno intravisto il buio, al primo errore sono stati pronti a puntare il dito, a schierare il plotone di esecuzione per eseguire la condanna.

E allora meglio chiudersi a riccio, difendersi da tutto e da tutti. Certo così si sta male, ma pensiamo che si potrebbe stare anche peggio di così. Finiamo per diventare vittime del terrore di perdere anche quel poco che c’è, perché pensiamo di non meritarci altro, di non essere fatti per niente di meglio.

Non è solo paura che la nostra immagine, la nostra “buona reputazione”, venga infangata da tanta oscurità. A volte c’è il terrore che quel male possa inquinare anche altri… e allora finiamo per allontanare tutti. «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?». “Vattene… stacci lontano”. Lontano si, distante… perché ci sembra di essere «legati all’inferno»…  di appartenere al buio, ad un mondo senza speranza.

Che cosa c’è tra me e te? Che cosa abbiamo in comune? In fondo Gesù appartiene al cielo e noi alla terra; a Lui spetta la forza dei miracoli, a noi resta il peso delle fatiche da portare ogni giorno; a lui spetta la fedeltà e la fermezza di ricacciare indietro ogni tentazione, a noi resta la fragilità di sentirci sballottati dalle onde, di perdere l’orientamento alla prima tempesta, di vacillare ad ogni passo e poi cadere giù. Cosa c’entra Gesù con le nostre lacrime, con le nostre paure, con le sconfitte, i conflitti, i rimpianti?

Ma se noi abbiamo paura del buio, di quello che ci portiamo dentro, Gesù no! A lui il buio non spaventa, non prova ribrezzo a guardare in faccia la nostra miseria. Se apriamo gli occhi ci accorgeremo che, nonostante tutto, Egli è rimasto lì, con un sorriso sereno e sicuro, con una parola autorevole ma non giudicante, senza paura di sporcarsi con noi, di contaminarsi… anzi, con la certezza che sarà Lui a contagiarci con il suo amore… a inondarci di luce per cancellare il nostro buio… e, almeno stavolta, lasciamoci guardare, lasciamoci liberare, lasciamoci guarire.

Finalmente abbiamo trovato qualcuno capace di dialogare con i nostri demoni, con le paure, che non si limita a dirci che sono sbagliate, che siamo fatti male, ma fa molto di più. «Taci! Esci da lui!». La sua parola ci allontana dalle tenebre, ci strappa alla morte. Ci dice ancora una volta che noi siamo fatti per il bene, che non apparteniamo all’oscurità ma alla luce.

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Mc 1,21-28

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.

Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».

La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

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DEMONS - Imagine Dragons

https://www.youtube.com/watch?v=mWRsgZuwf_8


When the days are cold and the cards all fold

And the saints we see are all made of gold

When your dreams all fail and the ones we hail

Are the worst of all and the blood's run stale

I want to hide the truth, I want to shelter you

But with the beast inside, there's nowhere we can hide

No matter what we breed, we still are made of greed

This is my kingdom come, this is my kingdom come

When you feel my heat, look into my eyes

It's where my demons hide, it's where my demons hide

Don't get too close, it's dark inside

It's where my demons hide, it's where my demons hide

At the curtain's call is the last of all

When the lights fade out, all the sinners crawl

So they dug your grave and the masquerade

Will come calling out at the mess you made

I Don't want to let you down, but I am hell bound

Though this is all for you I don't want to hide the truth

No matter what we breed, we still are made of greed

This is my kingdom come, this is my kingdom come

When you feel my heat, look into my eyes

It's where my demons hide, it's where my demons hide

Don't get too close, it's dark inside

It's where my demons hide, it's where my demons hide

They say it's what you make, I say it's up to fate

It's woven in my soul, I need to let you go

Your eyes, they shine so bright, I want to save their light

I can't escape this now, unless you show me how

When you feel my heat, look into my eyes

It's where my demons hide, it's where my demons hide

Don't get too close, it's dark inside

It's where my demons hide, it's where my demons hide


TRADUZIONE

DEMONI

Quando i giorni sono freddi
E le carte si piegano
E i santi che vediamo
Sono tutti d'oro

Quando tutti i tuoi sogni falliscono
E quelli che salutiamo
Sono i peggiori di tutti
E il sangue scorre stantio

Voglio nascondere la verità
Voglio proteggerti
Ma con la bestia dentro
Non c'è nessun posto in cui possiamo nasconderci

Non importa cosa alleviamo
Siamo ancora fatti di avidità
Questo è il mio regno che viene
Questo è il mio regno che viene

Quando senti il ​​mio calore
Guardami negli occhi
È dove si nascondono i miei demoni
È dove si nascondono i miei demoni
Don Non avvicinarti troppo
È buio dentro
È dove si nascondono i miei demoni
È dove i miei demoni si nascondono

Al calar del sipario
È l'ultimo di tutti
Quando le luci si spengono
Tutti i peccatori strisciano

Così hanno scavato la tua fossa
E la mascherata
Verrà a gridare
Al casino che hai fatto

Non voglio deluderti
Ma lo sono legato all'inferno
Anche se questo è tutto per te
Non voglio nascondere la verità

Non importa cosa alleviamo
Siamo ancora fatti di avidità
Questo è il mio regno che viene
Questo è il mio regno che viene

Quando senti il ​​mio calore
Guardami negli occhi
È dove si nascondono i miei demoni
È dove i miei demoni si nascondono
Non avvicinarti troppo
È buio dentro
È dove si nascondono i miei demoni
È dove si nascondono i miei demoni

Dicono che è quello che fai
Dico che dipende dal destino
È intessuto nella mia anima
Ho bisogno di lasciarti andare I

tuoi occhi, brillano così luminosi
Voglio salvare quella luce
Non posso scappare questo ora
A meno che tu non mi mostri come

Quando senti il ​​mio calore
Guardami negli occhi
È dove si nascondono i miei demoni
È dove si nascondono i miei demoni
Non avvicinarti troppo
È buio dentro
È dove si nascondono i miei demoni
È dove si nascondono i miei demoni




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