Come può capire Dio chi non è capace di mettersi in gioco con generosità, chi non accetta il rischio di fallire, chi calcola ogni sforzo e misura in modo quasi ossessivo i pro e i contro prima di darsi?
Noi non investiamo senza la certezza di un ritorno, di poter guadagnare più di quanto abbiamo investito. Aspettiamo le condizioni ottimali per evitare ogni spreco, ci lasciamo prendere dalla delusione e dalla frustrazione per quei semi che abbiamo piantato ma che non crescono come vorremmo.
Dio al contrario è un seminatore fiducioso e instancabile. Egli continua a fecondare la nostra vita anche quando sembriamo sterili e inospitali.
Chissà che anche la terra arida a forza di essere fecondata non divenga fertile, chissà che il deserto non possa fiorire, chissà che non basti anche solo una crepa in mezzo all'asfalto per far germogliare una vita. Dio ha una grande fede nell'umanità; deve crederci davvero tanto se continua a seminare e coltivare anche quando sembrerebbe inutile. Se anche noi avessimo almeno un granello di quella fede...
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Mc 4,1-20
In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».
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