Non ho mai amato gli imprevisti, neanche quando giocavo a “Monopoli”. Quei cartoncini mi riservavano sempre grosse fregature: “andate in prigione direttamente e senza passare dal via”; “fate 3 passi indietro (con tanti auguri)”; “avete tutti i vostri stabili da riparare: pagate 60 euro per ogni casa e 250 per ogni albergo”… E così tutte le migliori strategie che avevo elaborato per tentare di portare a casa la vittoria andavano a farsi benedire.
Si, lo ammetto: non sono un tipo che ama lasciarsi sconvolgere i piani. Ero abituato a pianificare le mie giornate attimo per attimo, senza lasciare nulla al caso. Tutto doveva essere super-organizzato, preciso, impeccabile. Non amavo farmi trovare impreparato e ancora adesso provo ad evitare che accada. Ogni cosa di me spero possa essere o almeno sembrare in ordine, perfino i capelli. Vi faccio una confidenza: odio avere i capelli fuori posto, per questo li tengo sempre corti; odio quando qualcuno mi spettina, fosse anche il vento.
Eppure nella vita spesso accade. Ciascuno di noi porta nel cuore desideri, sogni e aspirazioni Alcuni, poi, passano il tempo a pianificare ogni cosa, a pesare ogni parola, a visualizzare nella mente un momento che forse neppure vivranno. Si fa di tutto per evitare che qualcosa vada storto, che capiti un contrattempo e mandi all’aria i nostri progetti. E poi ti accorgi che più ti impegni a calcolare ogni dettaglio e più finisci per ritrovarti spiazzato quando la vita ti mette di fronte a ciò che non ti aspetti e non potevi immaginare. Lo sappiamo bene: le cose non vanno mai come crediamo! Alla fine, non possiamo fare altro che lasciarci travolgere. Tentare di calmare l’ansia moltiplicando le nostre “to do list” serve davvero a poco quando poi ti accorgi che non riesci mai a spuntare tutte le voci della lista, a fare tutto ciò che dovresti. A che giova allora negare l’evidenza? Perché opporsi strenuamente, quando avvertiamo con chiarezza che la nostra stessa storia ci sta conducendo altrove rispetto ai luoghi che avevamo immaginato?
Se non riusciamo ad andare nella direzione auspicata, forse dovremmo prendere in considerazione l’idea di lasciarci trasportare dal vento… proprio da quel vento che a volte sembra spazzare via tutto ciò che a fatica avevamo costruito. Perché, seppure tutto pare svanire nel nulla, anche se sembra ci stia portando via, proprio quel vento ci guiderà, ci condurrà per strade nuove. E se queste strade dovessero condurci nel deserto non c’è da temere.
Anche Gesù si lascia guidare, addirittura sospingere, dal vento dello Spirito. Viene portato nel deserto: il luogo delle tentazioni, quello in cui le certezze vengono meno perché sembra mancare perfino l’acqua, il necessario per sopravvivere. Ma il deserto è anche il luogo in cui fare verità, perché restiamo soli, senza difese, senza possibilità di nasconderci, in mezzo alle contraddizioni, tra bestie selvatiche e angeli, tra paure e desideri. Nulla è confortevole, nulla è scontato; nel deserto si sta veramente scomodi. Ma è un passaggio necessario per continuare il nostro cammino, per riconoscere chi siamo veramente e decidere chi vogliamo essere.
Forse dovremmo lasciare che Dio stravolga i nostri programmi, dovremmo imparare a cambiare i nostri piani, come sa fare solo chi ama davvero. Potremmo forse accorgerci che le nostre strade sono spesso interrotte, che i sentieri intrapresi spesso ci conducono in vicoli ciechi, ma se lasciamo soffiare il vento dello Spirito faremo l'esperienza di sentirci sospinti verso direzioni inaspettate. Lasciamo che questo vento ci spettini, perché tutto quello che c’è di più bello e di più autentico nella vita ci travolge. Ridi, ama, piangi, canta, corri… e quando ti guarderai nello specchio e troverai i tuoi capelli in disordine, non cadere nella tentazione di rimetterli subito a posto. Lasciati spettinare ancora!
____________________________________________
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,12-15)
In quel tempo, lo Spirito
sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da
Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
________________________________________
Vento d'estate
Max Gazzè &
Niccolò Fabi
Ho lasciato scappar via l'amore
L'ho incontrato dopo poche ore
È tornato senza mai un lamento
È cambiato come cambia il vento
Vento d'estate
Io vado al mare, e voi che fate?
Non mi aspettate
Forse mi perdo
Ho pensato al suono del suo nome
A come cambia in base alle persone
Ho pensato tutto in un momento
Ho capito come cambia il vento
Vento d'estate
Io vado al mare, e voi che fate?
Non mi aspettate
Forse mi perdo
Ho lasciato scappar via l'amore
L'ho incontrato dopo poche ore
È tornato senza mai un lamento
È cambiato come cambia il vento
Ho pensato al suono del suo nome
A come cambia in base alle persone
Ho pensato a tutto in un momento
Ho capito come cambia il vento
Vento d'estate
Io vado al mare, e voi che fate?
Non mi aspettate
Forse mi perdo
Vento d'estate
Io vado al mare, vado al mare
Non mi aspettare
Mi sono perso
Io vado al mare, vado al mare
(Non mi aspettare)
(Vento d'estate)
(Vento d'estate)
Mi sono perso
(Non mi aspettare)
Vento d'estate
(Non mi aspettare)
Vento d'estate
Commenti
Posta un commento