Ci sono domande che esprimono attenzione e cura, che raccontano un desiderio reale di conoscere e comprendere; altre invece vengono poste solo con l'intento di metterci in difficoltà.
Avere gli occhi addosso di scribi e farisei non doveva essere certo un'esperienza piacevole. Erano lì pronti a puntare il dito contro tutti, a sparare sentenze, a fare l'elenco degli errori commessi da chiunque.
Neanche i discepoli vengono risparmiati, anche per loro il giudizio è piuttosto severo: sono trasgressori, non rispettano la tradizione!
Ma Gesù non tarda a svelare il loro inganno. Con la loro tradizione, hanno reso la legge qualcosa che opprime anziché liberare. Uno strumento di tortura che mortifica ciò che è propriamente umano, invece di esaltarlo.
Farisei e scribi non furono in grado di accogliere la provocazione del Maestro: i loro cuori restarono ostinati nel male.
Che non accada anche a noi di ritrovarci a guardare gli altri solo per giudicarli e per sottolinearne gli errori. Che la nostra sterile tradizione si faccia da parte, per lasciare spazio alla parola di Dio che non viene per condannare ma per salvare, che ci addita strade possibili di bene e di pienezza.
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Mc 7,1-13
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
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