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Ti offendi se ti offro le briciole? - Giovedì 11 Febbraio

Mentre noi continuiamo ad essere perennemente insoddisfatti e ci ostiniamo a fare i capricci perché vogliamo "o tutto o niente", pensando che quanto ci viene concesso non sia mai abbastanza, una straniera ci insegna, con la sua insistente sfrontatezza, che la salvezza è questione di briciole, non di grandi abbuffate. 

Quella donna pagana sa bene che chi domanda non può avere la pretesa di decidere anche quale debba essere la risposta. Non si tratta banalmente di accontentarsi, ma di entrare in una logica nuova, di sperimentare che l'amore è fatto di piccole cose e si alimenta anche di ciò che appare minuscolo, addirittura insignificante. 

È una questione di progressività: una briciola alla volta si può riuscire a saziare anche la fame più grande e si può imparare uno stile nuovo, cominciando a gustare anziché divorare. 

La donna delle briciole ci aiuta finanche a comprendere che l'amore non conosce steccati e non ragiona per esclusione. 

Lo stesso Gesù viene aiutato da quel dialogo così schietto ad allargare gli orizzonti della propria missione. Per lui ogni incontro, ogni sguardo, ogni situazione, ogni storia diviene un appello ad amare di più e meglio. 

E tu preferisci restare confinato nei tuoi recinti, oppure sei disposto, una briciola dopo l'altra, a dilatare il cuore fino ad abbracciare il mondo intero?

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Mc 7,24-30


In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.

Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.

Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».

Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.




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