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Ogni scusa è buona - Venerdì 26 Marzo


«Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Quanta desolazione deve aver provato Gesù, quanto sconforto nel constatare che, ancora una volta, il cuore dei giudei resta chiuso. 

Nulla riesce a smuoverli dalle loro posizioni, nulla sembra convincerli a cambiare atteggiamento. Continuano ad essere ostili, a cercare pretesti per fare polemica, ogni scusa è buona per accusarlo dei peggiori crimini: ha bestemmiato! Sono talmente accecati dalla rabbia da non riuscire a riconoscere le opere buone compiute dal maestro: i loro occhi sono incapaci di vedere il bene. 

Eppure Gesù aveva scelto di rendere visibile l'amore del Padre attraverso gesti di prossimità e di cura. Aveva accolto tutti, senza distinzioni; si era chinato per guarire chi sperimentava la malattia e la sofferenza; aveva liberato chi era prigioniero del male; era stato capace di infondere fiducia e speranza in chi era smarrito e sfiduciato. 

Niente di tutto questo sembra essere servito; e mentre quegli uomini raccolgono pietre e accuse da scagliargli contro, Gesù continua a narrare la sua passione infinita per l'umanità. Sperimenta l'amarezza, ma non si arrende neanche davanti al l'incomprensione e all'ingratitudine... come una madre fa con il figlio, come un innamorato con l'amore della sua vita. 

E noi invece continuiamo a trovare pretesti per fare la guerra, per screditare il bene che è presente nella nostra vita ed evidenziare esclusivamente il male. Se solo imparassimo da Gesù a cercare sempre di ricucire, piuttosto che continuare a strappare... 

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Ti avrei voluto dire "ti sto pensando"

E non si può restare fermi ancora ai pregiudizi

Che la vita è troppo breve per non riscoprirsi

Che possiamo avere un'ultima occasione

TI AVREI VOLUTO DIRE - FEDERICA CARTA

https://youtu.be/HdFE2jSVxfc

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Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 10,31-42


In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».

Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.

Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.



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