Passa ai contenuti principali

Un ladro poco gentiluomo - Lunedì 29 Marzo


Nella casa di Betania, in un clima di grande amicizia e familiarità, mentre stavano cenando, Maria si avvicina al Maestro. Gli occhi dei commensali sono fissi su di lei e tutti restano stupefatti nel vederla ungere i piedi di Gesù, con un profumo assai prezioso, e poi asciugarli con i suoi capelli. Qualcuno però protesta per tanto spreco. 

E come avrebbe mai potuto Giuda comprendere il senso di quel gesto che parlava di un amore smisurato, privo di calcoli e senza alcuna pretesa di ricevere un tornaconto? 

Chi vive da ladro si ritrova vittima del suo stesso gioco. La brama di possedere, che rende schiavi, lo spinge a trattenere ogni cosa per sé, sopraffatto dalla paura che qualcosa gli sfugga di mano. Allo stesso tempo è divorato dall'ingordigia ed è sempre pronto ad accaparrarsi con qualsiasi mezzo anche ciò che appartiene ad altri. 

Certo non mancano ottime giustificazioni per agire così: non sanno farne l'uso corretto; tra le loro mani sarebbe un capitale sprecato; io saprei farlo fruttare decisamente meglio; non è giusto che vada ad altri anziché a me. 

Intanto, però, si finisce per dare un prezzo ad ogni cosa, anche alle persone più care, arrivando addirittura a vendere per una manciata di denari proprio Colui che è pronto a dare la sua vita per te. 

Maria invece è capace di un amore libero e gratuito. Stare seduta ai piedi del Maestro ad ascoltare la sua parola (Lc 10,39) le era evidentemente servito. Aveva imparato la lezione molto meglio che qualcuno dei discepoli. 

______

Voi vi divertite con noi e vi rubate tra voi

IN QUESTO MONDO DI LADRI - ANTONELLO VENDITTI

https://youtu.be/UGbpZjEDpXc

______

Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 12,1-11


Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.

Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.

Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.

Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».

Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.



Commenti

Post popolari in questo blog

UNA CONOSCENZA PERSONALE -Giovedì 17 Febbraio 2022

Gesù continua a porre domande ai suoi discepoli. Vuole aiutarli a lasciare emergere dubbi e certezze, attese e paure… insomma tutto quanto abita i loro cuori. Quei pensieri hanno bisogno di venire alla luce per essere purificati, cioè guardati con chiarezza e, quindi, verificati. La domanda di oggi è chiara e diretta: «Ma voi, chi dite che io sia?». Non è un caso che a rispondere sia Pietro, proprio colui il quale più tardi affermerà: «Non conosco quest'uomo» (Mc 14,71). Lo stesso a cui, infine, il Maestro chiederà: «Mi ami?» (Gv 21,15). Ma non era ancora quello il tempo per una domanda tanto impegnativa. Non si può amare chi non si conosce davvero. Non è un caso, infatti, che spesso l’amore entri in crisi (e per qualcuno addirittura svanisca all’improvviso) quando si scoprono aspetti inediti delle persone che ci stanno accanto e si finisce per pensare di non conoscerle affatto. Ma quali sono i passaggi da effettuare, quali gli elementi fondamentali che è necessario acquisire p...

La parola migliore è quella non detta - VENERDI SANTO (PASSIONE DEL SIGNORE)

Ma Gesù non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?». Di fronte alle accuse, all'ingiustizia e alla meschinità di quegli uomini, decise che era giunto il momento di mettere a tacere le parole e rimanere in silenzio. Mentre Pilato lo interrogava e le folle gridavano sempre più forte, mentre si alzava la voce dei capi del suo stesso popolo che volevano a tutti i costi ottenere quella condanna, la più ingiusta che la storia dell'umanità abbia mai conosciuto, non disse più alcuna parola. Quanto pesa questo silenzio, quanto ci scandalizza il silenzio di un Dio che non strepita né urla di fronte al male, che non si scaglia con violenza contro l'ingiustizia, che sembra non combattere per opporsi alla crudeltà e pare scegliere invece di deporre le armi. Ancora oggi il silenzio di Dio di fronte al grido di dolore di un'umanità oppressa dal male, sfinita, confusa e disorienta...

Lassù o quaggiù? - Martedì 23 Marzo

«Dove vado io, voi non potete venire». Una cosa è certa: Gesù non è mai scontato. Per chi cerca di incasellarlo e rinchiuderlo negli angusti confini dei nostri schemi mentali, la sua parola e, ancora di più, la persona stessa di Cristo rappresentano uno "scandalo" continuo. Accade spesso ai giudei, talvolta agli stessi discepoli e, bisogna ammetterlo, succede anche a noi.  Lo abbiamo ascoltato rivolgere a tutti l'invito a seguirlo (Lc 9,23) e ora, invece, sembra affermare il contrario.  Lui stesso aveva detto: «beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!» (Mt 11,6). Beh, stavolta non ci ha reso le cose facili.  «Dove vado io, voi non potete venire». Lo dice ai giudei, lo ripeterà anche agli apostoli (Gv 13,33). Solo di fronte al l'insistenza di Simon Pietro, il maestro gli spiegherà che non è ancora giunto il momento: "mi seguirai più tardi". Per ora non è pronto a dare la vita, non perché non lo desideri, ma perché non ha ancora compreso che cosa ...