Chi te lo fa fare? In quante occasioni ci è stato chiesto, quante volte noi stessi lo abbiamo domandato a chi si assumeva oneri e impegni particolari, magari senza essere neanche gratificato da ricompense adeguate o da un minimo di riconoscenza.
Un peso è sempre tale, anche quando risulta meno grave di altri. In fondo si sa che, quando subentra la stanchezza, anche le cose più effimere possono diventare insostenibili, ogni carico diventa insopportabile.
Ci sono pesi che talvolta rendono faticoso perfino muovere un passo, figuriamoci camminare spediti, correre o addirittura spiccare il volo.
Sorprende pensare che Gesù ci inviti a prendere su di noi un giogo e un peso, che per quanto "suoi" restano tali, anziché liberarci da qualsiasi carico, svincolarci da ogni condizionamento.
Evidentemente ci sono dei pesi che sono in qualche misura necessari... per non rischiare di essere spazzati via dai venti della vita, per restare coi piedi per terra, per sentire la consistenza di ciò che conta davvero, per comprendere come l'amore comporti uno sforzo proprio perché produce un effetto in noi e ci trasforma, così come avviene per la fatica che avvertono i muscoli del nostro corpo quando facciamo attività fisica.
Come distinguere questi pesi "buoni" dai pesanti fardelli, spesso iniqui e crudeli, che talvolta ci vengono scaricati sul groppone e che noi stessi imponiamo troppe volte sulle spalle altrui?
I pesi diventano "leggeri" se sono inseriti in un progetto più grande; la leggerezza passa attraverso l'accettazione di fatiche e sforzi che non sono fini a se stessi, ma sono vissuti per amore. Ciò che non è subito ma scelto diventa leggero. Pensate ai sacrifici dei genitori per i figli, o degli atleti per raggiungere un obiettivo.
Anche la croce, vissuta in Cristo, può diventare un giogo dolce, un peso leggero: "se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua" (Lc 9,23).
Con Gesù questi carichi diventano dolci: non ci ostacolano nel cammino, ma ci permetteno di migliorare la tenuta di strada per evitare pericolose sbandate, consentono di mantenere la rotta, ci permettono di imparare a restare fedeli anche quando la mareggiata ci potrebbe condurre al largo e lasciare in balia delle onde.
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Ah, puoi dirlo, sento sempre il peso
di un controllo appeso al collo
CHE VITA! - SAMUELE BERSANI
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Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
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