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La felicità in un pezzo di pane - Venerdì 23 Aprile


Il cibo è una parte importante, anzi fondamentale, della nostra vita ed è radicato in tutti gli aspetti dell'esistenza più di quanto solitamente immaginiamo, tanto da caratterizzarla in maniera decisa. 

Spesso abbiamo sperimentato che mangiare bene, meglio ancora se in buona compagnia, migliora il nostro umore e cambia le nostre giornate. Quante volte ci siamo anche resi conto che il cibo porta con sé un'infinità di significati che non hanno a che fare esclusivamente con il nutrire e sostenere il nostro organismo. Ed è proprio a quest'universo simbolo che la nostra fede lega l'esperienza della pienezza. 

«Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna». L'invito di Gesù è a lasciare che Egli dimori in noi, per far sì che anche noi possiamo rimanere stabilmente in Lui. 

È proprio per mezzo di questa "comunione" che riceviamo in dono la vita eterna, quella esperienza di pienezza che trasfigura completamente e radicalmente tutta la nostra esistenza. 

Ad un'umanità che si affanna nella ricerca di una felicità effimera, Dio apre la possibilità di gustare la gioia vera, quella che nessuno ci potrà più strappare (cfr Gv 16,23). In questo nutrirci di Colui che si fa cibo e bevanda per la nostra salvezza, scopriamo che è necessario smettere di farci la guerra per le briciole e impariamo a diventare noi stessi pane spezzato per la vita del mondo.

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Hai fatto caso che le magre sono tristi?

E invece tu hai sempre voglia di cantare.

ROSALINA - FABIO CONCATO

https://youtu.be/eTgLifNkJA8

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Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 6,52-59


In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».

Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.

Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.



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