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Navigare nel buio - Sabato 17 Aprile


La notte è ormai calata da tempo, il vento soffia forte e il mare è agitato. Per i discepoli, che avevano pensato di avviarsi verso l'altra riva del mare, quella traversata si rivela molto più ardua del previsto. 

Non manca la buona volontà, non vogliono gettare la spugna, ma si ritrovano ad essere attaccati su più fronti. Il buio impedisce di coordinare efficacemente gli sforzi e tenere d'occhio la meta; il vento che soffia impetuoso rende molto più difficile mantenere la rotta; le onde che si alzano fanno temere il peggio e bisogna fare estrema attenzione per non imbarcare troppa acqua. 

Seppur in condizioni avverse avevano continuato a remare, per tre o quattro miglia, senza però arrivare alla meta. È proprio allora che Gesù li raggiunge, camminando sulle acque. Quegli uomini che non avevano esitato a lottare contro le forze della natura, ora sono presi da timore. «Sono io, non abbiate paura!», gli sussurra il Maestro. E non appena sale sulla loro barca, essi raggiungono immediatamente la destinazione. 

Quante volte ci siamo sentiti in balia dei venti, in mezzo a un mare in tempesta; quante volte abbiamo continuato a remare nonostante la fatica. Abbiamo imparato a lottare contro le avversità e a rialzarci dopo ogni caduta, ma troppo spesso tutti questi sforzi non ci hanno portato da nessuna parte, abbiamo perso la rotta, non abbiamo raggiunto la destinazione sperata.

Non basta semplicemente parare i colpi della vita, evitare le buche, proteggersi dai venti, cercare riparo nella notte, opporsi alle onde che si infrangono su di noi. Non è sufficiente sopravvivere alle tempeste, aspettando che torni il sereno. 

Occorre imparare da Gesù a camminare sopra il mare agitato della vita senza perdere la bussola, senza smarrire la direzione. Lasciamo che Egli ci indichi la rotta e conduca in porto la nostra barca. Mettiamo da parte la paura e impariamo a fidarci di Lui.

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Anche quando poi saremo stanchi

troveremo il modo per navigare nel buio. 

E tanto è facile abbandonarsi alle onde

che si infrangono su di noi. 

POETICA - CESARE CREMONINI

https://youtu.be/e3tqZtXsQH4

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Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 6,16-21


Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.

Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.

Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».

Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.




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