Passa ai contenuti principali

Sei sicuro di voler chiedere a Lui? - Venerdì 16 Aprile


Non c'è niente da fare... se accetti di seguire Gesù dovrai fare i conti con un'esperienza inevitabile: prima o poi ti ritroverai spiazzato, sorpreso, impreparato. 

Accade ai discepoli, nonostante siano continuamente sollecitati ad abbandonare le proprie sicurezze per abbandonarsi con fiducia nelle mani del Padre. "Non portate borsa, né sacca" (Lc 10,4); sarà questo l'invito del Maestro quando verranno inviati ad annunciare il regno di Dio. Accade a maggior ragione alle folle che, incuriosite e affascinate, avevano iniziato a seguirlo ovunque andasse. La storia non cambia neanche per quel ragazzo che aveva provato ad essere più previdente portando con sé i cinque pani d'orzo e i due pesci: la situazione in cui si ritrova è talmente sproporzionata rispetto alle sue attese da rendere vano ogni tentativo di azzerare i rischi. 

Per quanto tu possa cercare di essere pronto ad ogni evenienza e di prevenire ogni bisogno, la vita continuerà a farti trovare in situazioni che metteranno a nudo le tue fragilità. Cosa fare quando questo accade? A chi chiedere aiuto quando ci ritroviamo nel bisogno? A chi presentare reclamo quando tutto sembra andare a rotoli? 

Potrebbe essere questo il senso della domanda che Gesù pone a Filippo per metterlo alla prova: «dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Sembrerebbe scontato rivolgersi proprio a Gesù. A chi altri poter domandare per trovare una soluzione ai nostri problemi? Eppure chiedere a Lui vuol dire accettare che la soluzione sia profondamente diversa da quella che ci aspettiamo. 

Noi vorremmo che Lui colmasse le nostre mancanze e invece Egli sceglie di valorizzare quel poco che abbiamo (i cinque pani e i due pesci); noi ci aspetteremmo di ricevere ed Egli invece ci invita a donare; noi vorremmo che Lui moltiplicasse ed Egli invece ci insegna a condividere. 

Sei sicuro di voler chiedere proprio a Gesù, sei pronto a correre il rischio?

______

Dovrei fare reclamo, 

ma a chi lo faccio?

VIA PADOVA - LEONARDO LAMACCHIA

https://youtu.be/buMPd1hoguQ

______

Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 6,1-15


In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».

Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.

Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.



Commenti

Post popolari in questo blog

Ci sono reti da gonfiare e altre da lasciare - III DOMENICA DEL TERMPO ORDINARIO (ANNO B)

Se sei un calciatore sai che ogni partita è fondamentale e se vuoi vincere il campionato non puoi snobbarne neanche una, perché ogni vittoria vale tre punti. Eppure non tutti gli incontri hanno la stessa importanza. Pensa a un derby o al match contro la tua rivale storica… non si tratta certo di una partita come le altre. Potremmo considerarla la sfida delle sfide, quella che aspetti con una trepidazione speciale, per cui ti prepari tutto l’anno perché sai che può cambiare il volto di un’intera stagione. Quel giorno conta davvero poco chi sia il favorito sulla carta o chi si trovi più in alto in classifica. I valori vengono livellati perché conta soprattutto la voglia di farcela e di cogliere al volo quell’occasione. Certe partite non si giocano semplicemente per il gusto di farlo, ma perché sai che devi dare tutto, anche quello che finora non hai mai tirato fuori, perfino quello che credevi di non avere; devi lasciare il cuore sul campo. Non importa quante gare tu abbia già perso,

Andare a tempo con il tempo - Venerdì 3 Settembre

Sono davvero strani i discepoli di Gesù... mentre tutti gli altri desiderano dare prova della propria virtù attraverso digiuni prolungati e altre pratiche religiose, cercano di farsi ammirare grazie ad un'osservanza scrupolosa (talvolta ossessiva) della legge, il loro comportamento sembra andare in tutt'altra direzione. Questa differenza lascia perplessi e, in certi casi, addirittura scandalizza.  Come mai i discepoli di Gesù non osservano una pratica che il loro stesso maestro considera importante, tant’è che nel dare ragione della difficoltà a scacciare certi demoni Egli stesso indica proprio il digiuno, insieme alla preghiera, come un’arma necessaria e imprescindibile? La questione, in effetti, è ben diversa dal semplice domandarsi se il digiuno sia una pratica utile oppure no. Bisognerebbe invece domandarsi quale sia veramente il tempo del digiuno o, meglio ancora, se in questo momento digiunare possa ad essere la risposta adeguata al tempo che stiamo vivendo.  "Verran

IL PREZZO DELLA FRATERNITÀ - Lunedì 31 Gennaio 2022

Niente da fare… hanno provato a tenerlo legato in tutti i modi, finanche con ceppi e catene, ma ogni tentativo si è rivelato vano. Eppure quell’uomo posseduto da uno spirito impuro sembra rappresentare una minaccia più per se stesso che per gli altri. Ha la sua dimora tra le tombe e passa il tempo aggirandosi sui monti, urlando e sfogando la sua smisurata rabbia principalmente contro se stesso. Chissà che i Geraseni al vederlo non abbiano provato, in definitiva, più fastidio che paura. Di certo, non sembrano mostrare un reale interesse per la sua condizione. Non se ne curavano molto prima, visto che la loro vita continuava a scorrere senza particolari turbamenti. Non saranno capaci di gioire con lui dopo, quando finalmente verrà liberato dalla Legione che lo teneva schiavo. Quella gente sembra non avere a cuore nient’altro che i propri interessi. Immediatamente, infatti, manifestano un evidente risentimento nei confronti di Gesù, per il danno economico che hanno subito a causa della pe