Se è vero che "errare è umano ma perseverare è diabolico", Gesù non aveva affatto esagerato quando, tempo addietro, si era rivolto a Pietro chiamandolo satana (Mc 8,33).
Non è, infatti, la prima volta in cui viene scambiato per un fantasma: i discepoli sono recidivi! Era già accaduto quando il Maestro li aveva raggiunti camminando sulle acque, mentre a fatica tentavano di remare con il vento contrario (Mc 6,45-52). Anche il quel caso la tentazione era stata quella di pensare che fosse una semplice illusione, che non si trattasse di un'esperienza reale.
Allora non si aspettavano di vederlo perché lo avevano lasciato sull'altra riva. Ora, ancora una volta, vengono colti da paura e turbamento.
Ma Gesù, anziché rimproverarli per la loro incredulità, si lascia toccare e guardare, mangia davanti ai loro occhi, apre ancora una volta la loro mente perché comprendano, finalmente, le Scritture. Egli è vivo e presente, è vicino. La potenza della sua risurrezione tocca e trasfigura tutta la nostra esistenza.
A chi immagina di poterlo confinare solo in alcuni ambiti ben delimitati del vivere, il Risorto si mostra in tutta la sua concretezza. A chi è tentato dall'idea di credere che l'incontro con Lui sia un'esperienza esclusivamente "spirituale", Egli rivela ancora una volta la sua estrema prossimità: ci raggiunge lì dove siamo, continua a camminare con noi, condivide la nostra quotidianità. Gesù è il "Dio con noi", da sempre, per sempre.
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Ancora tu.
Ma non dovevamo vederci più?
ANCORA TU - LUCIO BATTISTI
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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 24,35-48
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
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