A porte chiuse, barricati in casa... Non è di certo una condizione ideale
quella in cui si trovano gli apostoli. Se mai qualcuno avesse potuto pensare il
contrario, questi lunghi mesi di pandemia hanno spazzato via ogni dubbio in
proposito. Tuttavia, mentre la nostra è una condizione imposta e quindi per
certi versi "subita" in quanto necessaria, la loro sembra essere una
scelta. In quel luogo si sono rintanati per sfuggire alle loro paure, per
evitare di dover far i conti con una realtà profondamente diversa da quella che
avevano immaginato fino a qualche giorno prima.
Tutti lì nascosti… tutti tranne uno. Tommaso non è con loro quella sera.
Non sappiamo dove fosse, ma di certo si era allontanato. Qualcosa dentro
di lui si era rotto e non riusciva più a tenere insieme i pezzi. Aveva
bisogno di prendere una boccata d’aria, perché lì dentro si sentiva mancare il
respiro. Forse la sua era una fuga. Scappare, si sa, non è mai la soluzione
migliore, non risolve nulla, eppure quante volte anche noi non siamo stati
capaci di immaginare nessuna altra via d'uscita quando le situazioni
diventavano troppo pesanti. Magari, invece, si trattava soltanto di un
maldestro tentativo di non cadere nell’immobilismo e continuare a cercare. Avrà
pensato non servisse a niente rimanere confinato in quella stanza insieme agli
altri e così, ritrovata la chiave che i suoi compagni avevano gettato via, era
sgattaiolato fuori.
Quando tutto fa paura e c'è un nemico più o meno visibile che minaccia la
nostra vita, quando il buon senso ci direbbe di restare nascosti e aspettare
che le acque si calmino, chi esce è il più coraggioso oppure è solo il più
imprudente? Difficile dare una risposta, eppure una cosa è certa: da soli si
fatica a trovare la Verità. Mentre infatti Tommaso è lontano, il Risorto incontra
i discepoli che «gioirono al vedere il Signore».
Il loro racconto però non convince l’amico. Tommaso si impunta sui segni dei
chiodi, vuole vedere e toccare le mani e il fianco. La cosa strana è che Gesù aveva
mostrato proprio le mani e il fianco quando era apparso la sera di Pasqua. Quel
fianco che tante volte aveva prestato, esposto senza alcuna difesa, incurante
delle incomprensioni e degli oltraggi, dei tradimenti e delle violenze. Quelle
mani che aveva consumato in gesti di cura, di servizio, di tenerezza e di
misericordia. Se solo anche Tommaso fosse stato lì…
Otto giorni dopo Gesù ritorna e stavolta «c’era con loro anche Tommaso». È proprio a lui che il
Risorto si rivolge per invitarlo a guardare e a toccare. Non nasconde i segni
della passione ma li ostenta con fierezza, e così l’incredulo diventa capace
della professione di fede più bella: «Mio Signore e mio Dio!». Era in cerca di
una via di uscita da quella situazione e Gesù gliela offre proprio attraverso
le sue ferite. Sono le fessure che gli permettono di intravedere la luce oltre
la tenebre, sono i varchi attraverso cui spingersi, nei quali addentrarsi per trovare
la vita oltre la morte.
Gesù non vuole celare quei segni impressi in maniera indelebile nella sua
carne. Non vuole che quella rimanga “una vista solitaria, riservata agli
uccelli del cielo”. Desiderava che gli apostoli, e Tommaso insieme con loro,
vedessero quelle cicatrici. Avrebbe voluto mostrarli anche a noi nei momenti in
cui ci siamo sentiti trapassare l'anima dal dolore e abbiamo pensato che quello
fosse il tempo dell'abbandono e della sconfitta, quando siamo scappati via in
preda all’angoscia e alla confusione. Torna a mostrarceli ancora oggi, non si
stanca, come non esitò otto giorni dopo a ripresentarsi ai suoi perché anche
Tommaso facesse quell'esperienza di grazia. In quei segni Tommaso rivede le
proprie ferite, i dubbi e le paure, le esitazioni e le incoerenze, le fughe e i
tradimenti.
È ormai di uso comune tatuarsi sulla pelle, attraverso scritte e
immagini, le esperienze che riteniamo fondamentali per la nostra vita, quelle
che non vorremmo mai dimenticare. A Gesù non serve un tatuaggio. Ciò che
più conta per lui ha lasciato un’impronta indelebile nella sua carne. Quei
segni testimoniano per l’eternità quanto grande sia il suo amore per noi.
Anch’io ti posso riconoscere “mio Signore e mio Dio” perché porti i segni
delle mie ferite. Le cicatrici raccontano la nostra storia, le avventure e le
peripezie di una vita, quelle che ci hanno segnato fuori, ma anche dentro. Com’è
bello che Gesù mostri quei segni proprio a noi che continuamente sentiamo la
tentazione di presentarci senza un passato, “immacolati”, provando a cancellare
tutti i segni che la vita ci lascia addosso. Le Sue cicatrici narrano il mio
peccato e la Sua misericordia. Come sarebbe bello se anche noi imparassimo a
portare con fierezza e a mostrare con orgoglio i segni dell’amore che abbiamo
donato.
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Dal Vangelo secondo Giovanni
(Gv 20,19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le
porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne
Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le
mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche
io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A
coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete,
non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne
Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli
disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio
dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non
credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche
Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!».
Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua
mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli
rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai
veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono
stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che
Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo
nome.
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Scar Tissue
Red Hot Chili Peppers
Scar tissue that I wish you saw
sarcastic mister know it all.
Close your eyes
and I'll kiss you 'cause
with the birds I'll share
with the birds I'll share
this lonely view
with the birds I'll share
this lonely view.
Push me up against the wall
young Kentucky girl
in a push up bra.
Fallin' all over myself
to lick your heart
and taste your health 'cause
with the birds I'll share
this lonely view
and with the birds I'll share
this lonely view
and with the birds I'll share
this lonely view...!
Blood loss in a bathroom stall
a southern girl with a scarlet drawl
Wave goodbye to Ma and Pa 'cause
with the birds I'll share.
With the birds I'll share
this lonely view and
With the birds I'll share
this lonely view.
Soft spoken with a broken jaw
step outside but not to brawl and
autumn's sweet
we call it fall
I'll make it to the moon if I have to crawl and
With the birds I'll share
this lonely view...
and with the birds I'll share
this lonely view
and with the birds I'll share
this lonely view...!
Scar tissues that I wish you saw
sarcastic mister know it all.
Close your eyes and I'll kiss you 'cause
with the birds I'll share
with the birds I'll share
this lonely view
and with the birds I'll share
this lonely view
and with the birds I'll share
this lonely view...!
Cicatrici che vorrei tu avessi visto
Sarcastico Signor So- Tutto- Io
Chiudi gli occhi
e ti bacerò perché
Condividerò con gli uccelli
Condividerò con gli uccelli
questa vista solitaria
desidero condividere con gli uccelli
Questa vista solitaria
spingimi contro il muro
Giovane ragazza del Kentucky
con un reggiseno imbottito
mi cade tutto addosso
Leccare il tuo cuore
e assaporare la tua salute perché
Condividerò con gli uccelli
questa vista solitaria
Condividerò con gli uccelli
questa vista solitaria
desidero condividere con gli uccelli
Questa vista solitaria...!
Perdita di sangue nel bagno
ragazza del sud con una strana parlata
un cenno d’arrivederci a mamma e papà perché
Condividerò con gli uccelli
Condividerò con gli uccelli
questa vista solitaria
Condividerò con gli uccelli
questa vista solitaria
parlata gentile con la mascella rotta
un passo fuori ma non nella rissa
L'autunno è dolce
noi lo chiamiamo fall (autunno in americano)
Me ne andrò sulla luna se dovessi strisciare e
Condividerò con gli uccelli
questa vista solitaria
Condividerò con gli uccelli
questa vista solitaria
desidero condividere con gli uccelli
Questa vista solitaria..
Cicatrici che vorrei tu avessi visto
Sarcastico Signor so tutto
Chiudi gli occhi e ti bacerò perché
Condividerò con gli uccelli
Condividerò con gli uccelli
questa vista solitaria
Condividerò con gli uccelli
questa vista solitaria..
e Condividerò con gli uccelli
questa vista solitaria...!
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