Ci sono momenti che aspettiamo da tutta una vita, che speriamo arrivino quanto prima, e altri invece che vorremmo continuare rimandare in eterno.
Ci sono occasioni fondamentali, per certi versi decisive, quelle in cui sembrerebbe possibile dare una svolta a un'intera esistenza, in un verso o nell'altro... eppure la sensazione più comune è probabilmente quella di arrivare sempre impreparati a certi appuntamenti.
Forse preferiremmo non giungesse mai la nostra "ora", quella in cui scendere in campo per giocare la partita della vita, spendere tutte le nostre energie e dare fondo a tutte le nostre risorse, senza risparmiarsi. Il solo pensiero ci mette in ansia. Per noi non è mai il momento giusto, meglio tergiversare o battere in ritirata.
Gesù invece è animato da ben altri sentimenti, conosce un'ansia che è diametralmente opposta alla nostra. "Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!" (Lc 12,50).
Mentre noi ci preoccupiamo di metterci al riparo, Gesù desidera esporsi; mentre noi cerchiamo di preservarci e difenderci, Gesù ha fretta di donarsi e consumarsi per amore. L'ora giusta per Gesù è quella decisiva, quella in cui si compie il senso della sua esistenza. È l'ora del passaggio, della sua Pasqua, quella che non esiste senza la croce. Pare addirittura che per Lui sia proprio su quella croce che si compie la sua glorificazione.
È il momento più importante della sua vita, il culmine di tutto, e lui non ha alcuna intenzione di sottrarsi. Non lo farà, nonostante la fatica, e il dono di sé diventerà principio di vita immortale per tutti.
Guardando al suo a Figlio crocifisso, il Padre conceda anche a noi di poter vivere la nostra "ora", quella che si compie giorno dopo giorno nei momenti in cui siamo chiamati ad amare di più, a non risparmarci, a donarci senza riserve.
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Ed in qualunque sera ti troverai
Non ti buttare via...
E non lasciare andare un giorno
Per ritrovar te stesso
Figlio di un cielo così bello
Perché la vita è adesso
è adesso
LA VITA È ADESSO - CLAUDIO BAGLIONI
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+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17,1-11
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».
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