Amare ciò che appare simile a noi e odiare ciò che è diverso... sembrerebbe un istinto naturale, un riflesso quasi incondizionato. Le parole di Gesù raccontano in maniera estremamente efficace proprio di questa dinamica: i suoi discepoli non appartengono al mondo e per questo il mondo non li riconosce, li rigetta come un corpo estraneo e li odia, proprio come ha odiato Gesù prima di loro.
La "Lettera a Diogneto", uno dei più antichi e importanti testi della cristianità, sostiene infatti che i cristiani: "trascorrono la loro vita sulla terra, ma la loro cittadinanza è quella del cielo [...]. Amano tutti e da tutti sono perseguitati. Sono sconosciuti eppure condannati [...]. In una parola i cristiani sono nel mondo quello che è l'anima nel corpo. [...] L'anima abita nel corpo, ma non proviene dal corpo. Anche i cristiani abitano in questo mondo, ma non sono del mondo".
I discepoli di Gesù sono chiamati a dire una "differenza" rispetto alle logiche che guidano il mondo, guai se questo non avvenisse. San Paolo esortava i primi cristiani a non conformarsi a questo mondo (Rm 12,2), a non prenderne la forma, a non accomodarsi su logiche e stili che sono lontani dal disegno di Dio. Non si tratta si prendere le distanze da ciò che è umano, tutt'altro.
Proprio quelle logiche che noi bolliamo come estremamente umane, perché raccontano le nostre incoerenze e contraddizioni, i sotterfugi e le paure, l'ipocrisia e le menzogne, in realtà si rivelano profondamente disumane.
Dio ci chiede di "fare la differenza" rispetto al mondo, per riaffermare ciò che è autenticamente umano e ciò che invece non lo è affatto. Dio ci ha "scelti dal mondo" perché ha riconosciuto ancora in noi l'impronta della sua opera , quell'immagine che non può essere in alcun modo cancellata.
A noi è affidata la responsabilità di accettare anche il rischio dell'incomprensione e del rifiuto, per accogliere l'impegno a crescere in questa somiglianza con il Padre ed essere davvero capaci di rimanere umani in un mondo sempre più disumano.
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Vieni qua, vieni qua, io ti volevo bene.
Ma riparlarne è inutile, inutile,
non ha più senso pensarti, capire,
provare o sparire.
L'AMORE SI ODUA - FIORELLA MANNOIA & NOEMI
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+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,18-21
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
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