Passa ai contenuti principali

Lasciare tutto conviene! - Martedì 25 Maggio


Forse c'è una punta di orgoglio nella parole di Pietro. Altri, più titolati, forniti di credenziali di assoluto rispetto, con possibilità maggiori delle sue, avevano rinunciato. Pochi istanti prima aveva assistito al fallimento di quel tale che andò via rattristato, non avendo saputo staccarsi dai suoi "tanti beni". 

Seguire Gesù è entusiasmante, ma allo stesso tempo impegnativo. Esige una radicalità che non tutti sono pronti a fare propria. Rinunciare a qualcosa va bene, sacrificare una parte del proprio tempo e delle proprie energie può essere anche accettabile; ma abbandonare tutto appare fuori discussione. Per quel tale, come per tanti altri, il gioco non vale la candela. Resta la tristezza per un'occasione sprecata, per un sogno sfumato nel nulla, ma a quel prezzo non è conveniente: meglio lasciar perdere. 

Pietro e i suoi compagni invece erano riusciti in quell'impresa in cui altri avevano fallito: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Qualcuno potrebbe insinuare che sia più facile per dei poveracci mollare quel poco che si ha, piuttosto che per un ricco rinunciare ai suoi tanti beni. Ma che importa se si tratta di tanto o poco? Nella sequela Christi, nell'esperienza cioè dell'essere discepoli, non è in questione la quantità, ma la totalità. 

Solo chi riconosce in Gesù il tesoro più grande, comprende il vero valore di ogni altra cosa. Come quell'uomo che trova il tesoro nascosto in un campo "e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo". Come il "mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra" (Mt 13,44-46). 

Pieni di gioia... la rinuncia scompare di fronte alla grandezza di quanto viene acquistato. Chi ha lasciato "casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo", dice Gesù, riceverà "già ora, in questo tempo, cento volte tanto [...] insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà". 

Non è da sprovveduti lasciare tutto a motivo suo e del vangelo... conviene! E se noi continuiamo a vantarci di ciò a cui abbiamo saputo rinunciare per seguire il Signore, forse vuol dire che non siamo stati ancora capaci di comprendere quanto grande sia il tesoro che abbiamo trovato, il dono che abbiamo ricevuto.

______

Solo per te

ho lasciato ogni cosa 

che avevo laggiù

SOLO PER TE - SERGIO CAMMARIERE

https://youtu.be/Z5JRRmNAhNg

______

+ Dal Vangelo secondo Marco

Mc 10,28-31


In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».

Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».



Commenti

Post popolari in questo blog

UNA CONOSCENZA PERSONALE -Giovedì 17 Febbraio 2022

Gesù continua a porre domande ai suoi discepoli. Vuole aiutarli a lasciare emergere dubbi e certezze, attese e paure… insomma tutto quanto abita i loro cuori. Quei pensieri hanno bisogno di venire alla luce per essere purificati, cioè guardati con chiarezza e, quindi, verificati. La domanda di oggi è chiara e diretta: «Ma voi, chi dite che io sia?». Non è un caso che a rispondere sia Pietro, proprio colui il quale più tardi affermerà: «Non conosco quest'uomo» (Mc 14,71). Lo stesso a cui, infine, il Maestro chiederà: «Mi ami?» (Gv 21,15). Ma non era ancora quello il tempo per una domanda tanto impegnativa. Non si può amare chi non si conosce davvero. Non è un caso, infatti, che spesso l’amore entri in crisi (e per qualcuno addirittura svanisca all’improvviso) quando si scoprono aspetti inediti delle persone che ci stanno accanto e si finisce per pensare di non conoscerle affatto. Ma quali sono i passaggi da effettuare, quali gli elementi fondamentali che è necessario acquisire p...

E la strada si apre… - Sabato 1 Gennaio 2022

"Senza indugio"... non ebbero alcuna esitazione. Come invidio la prontezza dei pastori... come vorrei poter avere lo stesso "coraggio di andare", quello che a me più di una volta fa difetto.   Sarà che i cuori semplici sono anche più leggeri e fanno meno fatica a mettersi in moto, mentre io mi ritrovo troppo spesso ad essere eccessivamente appesantito dagli affanni di questa vita  (cf Lc 21,34); sarà che chi è allenato a vegliare vive costantemente proteso verso la novità, mentre io mi accontento ben volentieri di "salvare il salvabile", di mettere qualche toppa su un vestito ormai logoro (cf Mt 9,16), finendo per guardare con nostalgia al passato e con angoscia al futuro... sta di fatto che di fronte a un cammino da iniziare mi ritrovo sempre incerto, mi perdo in congetture e tentennamenti, sperimento continui ripensamenti e retromarce. Cosa potrebbe farmi uscire da quest'impasse? Cosa potrebbe donarmi la giusta spinta per intraprendere il viaggio? Qu...

Dove il mare finisce - Giovedì 21 Gennaio

Ci sorprende e ci spiazza questo Gesù che sembra volersi in qualche modo ritrarre dalla folla, che tenta di aprirsi una via di fuga per non restarne schiacciato. Lui che si presenterà come il pane disceso dal cielo e sarà pronto a donare la vita, ora pare voler mettere un argine alla foga di quella gente. Come mai?  Sappiamo già che il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo, eppure non smettiamo di volerlo confinare dentro schemi angusti e mortificanti da cui Egli continua a smarcarsi.  Corriamo il rischio di essere anche noi tra la folla che lo cerca insistentemente perché vuole una risposta immediata alla sua fame, vuole essere sollevata da ogni fatica. Guarda a Gesù quasi fosse un distributore automatico di prodigi e consolazioni, in cui inserire la monetina della richiesta e poi, dopo aver ricevuto il necessario, andar via per ripresentarsi solo al momento opportuno. Il Maestro invece ci invita a passare dalla logica della soddisfazione del bisogno all'orizzonte del d...