Non c'è due senza tre... Magari Pietro doveva aspettarsi che per la terza volta il Maestro gli rivolgesse quella domanda. Eppure, quando accadde, sentí un improvviso tuffo al cuore. Ne restò addolorato, non certo offeso. Pensó di aver commesso uno dei suoi soliti, madornali errori.
Gli tornarono in mente i tanti richiami di Gesù, le sue correzioni e gli insegnamenti, troppe volte rimasti inascoltati. Rivide il suo sguardo, quello che incroció la notte del processo quando, prima che il gallo cantasse, lo rinnegó non una, ma ben tre volte.
Forse per un attimo dubitó: "E se non mi avesse perdonato fino in fondo? Se stavolta l'avessi combinata davvero troppo grossa? Se non ci fosse più modo di tornare indietro, di rimediare e recuperare?".
Ma Gesù non voleva voltarsi indietro, il suo sguardo era puntato in tutt'altra direzione. Perché l'amore è coniugato sempre al futuro: "Pasci le mie pecore".
Egli non aveva bisogno di indagare i sentimenti di Pietro, non era in cerca di dichiarazioni rassicuranti. Gesù, infatti, "conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo" (Gv 2,24-25).
Pietro invece aveva bisogno di guardarsi dentro con sincerità, di capire che le fragilità e le paure, i dubbi e le incertezze non gli impedivano di amare davvero, cioè con tutto se stesso.
Mi ami o non mi ami? Mi ami oppure mi vuoi bene? Domande articolate che chiamano risposte complesse. Dio invece è semplice, molto più di quanto lo siamo noi.
Il metro di misura dell'amore non va cercato fuori, ma dentro di noi. "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi". Quella di Gesù non è una pretesa di quantità, non si tratta di voler pesare l'amore. Egli ci indica un modo: con tutto sé stessi, senza riserve, senza risparmiarsi. Chi potrà dire se sia poco o tanto, quando si tratta del tutto, della pienezza, della totalità? Pietro è pronto per amare così. E noi?
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Innamorato? Credo.
E lei ti ama? A suo modo.
TANTO TANTO TANTO - JOVANOTTI
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+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 21,15-19
In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
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