Sedeva lungo la strada eppure non riusciva a vederla. Era lì da lunghi giorni, forse anni, ma quello che dovrebbe essere di per sé il luogo del viaggio, era diventato per lui una vera prigione.
Chissà se c'era stato almeno qualcuno che aveva mai tentato di rialzarlo, di prenderlo sotto braccio e provare a rimetterlo in cammino. Probabilmente i più si saranno limitati a scansarlo, proseguendo in fretta verso la loro metà. Altri forse lo avranno perfino insultato e maltrattato, perché era diventato un ostacolo al loro incedere veloce, un fastidio con il suo continuo mendicare.
Nella situazione in cui si trovava, Bartimèo davvero non riusciva a immaginare più alcuna strada, non "vedeva" nessuna via d'uscita alla sua condizione.
Quando però si accorge che sta passando Gesù tutto cambia. Comincia a gridare, sempre più forte: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Improvvisamente comprende che nulla è perduto; Gesù è pronto ad aiutarlo ed egli sa bene cosa chiedere: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». «Va’, la tua fede ti ha salvato».
Chissà quante volte siamo rimasti anche noi fermi ai margini della strada, incapaci di affrontare situazioni che sembravano molto più grandi di noi. Ci siamo trovati nell'impossibilità di vedere una strada da percorrere, di immaginare una via di uscita.
Forse dovremmo ricordarci più spesso che il cammino di Gesù incrocia proprio quegli angoli bui delle strade dove la nostra vita si è arenata. Egli non soltanto ci dice che c'è sempre una via per uscire dalla nostra condizione di stasi, ma fa molto di più. Gesù ci dice che quella strada è Lui: "Io sono la via" (Gv 14,6). E ci invita a percorrerla: "Seguimi". Per Bartimèo non c'è neanche bisogno che Gesù dica qualcosa, "subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada".
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Non la vedi ma è la tua strada
e quando ti accorgerai
ti sembrerò un'altra storia
DIMENTICO TUTTO - EMMA
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+ Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10,46-52
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
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