Ci vorrebbe un miracolo... per risolvere certe situazioni e tirarci fuori dai guai; per dare una svolta alla nostra vita che si è arenata e pare incapace di riprendere il largo. Qualcosa di straordinario che ci dia una scossa, una "botta di fortuna" che rovesci completamente le sorti della nostra esistenza.
Quando tutto sembra perduto e ogni cosa va a rotoli, quando le hai provate davvero tutte ma nulla è servito a cambiare la situazione, non ci consolano di certo le pacche sulle spalle, né le frasi di incoraggiamento degli amici. A nulla servono perché non cambiano la sostanza delle cose, sembrano soltanto dei palliativi che però non curano davvero il male che ci affligge.
Ci siamo convinti che per risolvere gli enormi problemi della nostra vita servano soluzioni straordinarie. Quanta sapienza c'è invece nel cuore di quel centurione. Egli sa bene che spesso il cambiamento nella nostra vita parte dalle piccole cose.
Avere fede vuol dire anche credere fermamente che sia sufficiente una sola parola pronunciata dalla bocca di Dio per trasformare radicalmente tutta la nostra esistenza. È accaduto così per tanti Santi, continua ad accadere nella vita di coloro che si fidano di Dio e ripongono in Lui ogni speranza.
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In questa notte fredda
mi basta una parola
CI VORREBBE UN AMICO - ANTONELLO VENDITTI
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+ Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8,5-17
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito.
Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva.
Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
“Egli ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle malattie”.
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