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L'occhio malato - Lunedì 21 Giugno


"Non giudicate!". Facile a dirsi... In un mondo in cui pare prevalere l'egoismo e trionfa l'ipocrisia, in cui vediamo moltiplicarsi ingiustizie e soprusi, risulta davvero difficile non punture il dito contro chi ci sembra comportarsi male.

L'unica strada possibile potrebbe essere quella di chiudere "gli occhi per non vedere il male" (Is 33,15). Ma troppo spesso questo soluzione porta all'indifferenza o, peggio ancora, all'omertà di fronte alle intollerabili storture che segnano la nostra storia.

Dobbiamo chiedere allora la grazia della purificazione dello sguardo, per avere occhi nuovi con cui guardare la vita da una prospettiva differente. 

Certamente occorre partire da un assunto fondamentale: "l'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore" (1Sam 16,7). Dovremmo esimerci dall'emettere sentenze di condanna perché non conosciamo davvero l'animo di chi agisce. E se dall'esterno possiamo sindacare la correttezza o meno degli atti, non possiamo pretendere di giudicare la bontà o meno dei cuori.

Ma non basta dirci che bisogna evitare giudizi soltanto perché è "casa buona e giusta" essere pazienti e tolleranti. Gesù ci invita ad acquisire una consapevolezza ulteriore. Dovremmo smetterla di giudicare gli altri perché il nostro sguardo è inquinato dal peccato (la trave) e, quindi, il giudizio che ne deriva è fallace. L'arroganza e la presunzione, la malizia e la superbia che leggiamo nell'atteggiamento altrui potrebbero quindi essere amplificate da un occhio malato, che non sa vedere bene.

Siamo chiamati allora, prima di ogni altra cosa, a prenderci cura del nostro sguardo perché sia sanato dalle sue infermità, dalla corruzione del peccato. Solo allora potremmo guardare con verità ai nostri fratelli, non per giudicarli però, ma per togliere le pagliuzze e aiutarli a compiere lo stesso cammino di purificazione, perché "la misericordia ha sempre la meglio sul giudizio" (Gc 2,13).

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Pensa prima di dire e di giudicare, 

prova a pensare

PENSA - FABRIZIO MORO

https://youtu.be/PaSU8hrgPYQ

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+ Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 7,1-5


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.

Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».



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