Passa ai contenuti principali

Dimmi perché piangi! - Giovedì 22 Luglio


Le lacrime scendono, rigano il volto della Maddalena e ne annebbiano la vista. In quel mattino così diverso dagli altri, lo sgomento è tale da impedirle di riconoscere Gesù. Ma si sa, "non si vede bene che col cuore". E così, quando Egli la chiama per nome tutto improvvisamente diventa chiaro: "Rabbuní, maestro mio".

Quante lacrime affiorano dai nostri occhi... non sempre però sono come quelle di Maria di Magdala. Spesso ci ritroviamo a piangere sul latte versato, viviamo (o meglio, moriamo) di rimpianti e nostalgie per ciò che è stato e ormai non è più, oppure per ciò che poteva essere e purtroppo non sarà mai.

Quelle della Maddalena non sono lacrime di coccodrillo. Ella non può avere rimpianti, perché ha saputo riconoscere il passaggio di Dio nella propria vita. Maria era stata sicuramente capace di amare molto, perché aveva fatto un'esperienza intima e profonda della misericordia di Dio (cfr Lc 7,47). Il suo pianto esprime un amore sincero, forte e radicato per Cristo, eppure c'è ancora un passo da compiere.

"Amare tanto" non significa "amare a sufficienza". In amore, "chi si ferma è perduto". In un momento di grande fatica ma, allo stesso tempo, di passaggio (non a caso, è Pasqua!), la Maddalena si aggrappa al passato, al ricordo del Maestro, cerca il suo corpo, si reca alla tomba. 

La voce del Risorto, che la chiama per nome, la aiuterà a comprendere che ora è chiamata ad andare oltre, ad aprirsi a quel presente in cui Cristo vive e opera. Il suo amore per Lui dovrà ancora crescere, trasformarsi, mettersi in cammino, scovare forme e modalità nuove ("non mi trattenere") per esprimere un'appartenenza che nulla, neanche la morte, è riuscita a cancellare.

_____

Mi hai regalato lacrime inconsolabili, irrefrenabili

STUPIDA ALLEGRIA - EMMA MARRONE

https://youtu.be/e92yJ7d3MT4

______

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 20,1-2.11-18


Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».

Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.



Commenti

Post popolari in questo blog

UNA CONOSCENZA PERSONALE -Giovedì 17 Febbraio 2022

Gesù continua a porre domande ai suoi discepoli. Vuole aiutarli a lasciare emergere dubbi e certezze, attese e paure… insomma tutto quanto abita i loro cuori. Quei pensieri hanno bisogno di venire alla luce per essere purificati, cioè guardati con chiarezza e, quindi, verificati. La domanda di oggi è chiara e diretta: «Ma voi, chi dite che io sia?». Non è un caso che a rispondere sia Pietro, proprio colui il quale più tardi affermerà: «Non conosco quest'uomo» (Mc 14,71). Lo stesso a cui, infine, il Maestro chiederà: «Mi ami?» (Gv 21,15). Ma non era ancora quello il tempo per una domanda tanto impegnativa. Non si può amare chi non si conosce davvero. Non è un caso, infatti, che spesso l’amore entri in crisi (e per qualcuno addirittura svanisca all’improvviso) quando si scoprono aspetti inediti delle persone che ci stanno accanto e si finisce per pensare di non conoscerle affatto. Ma quali sono i passaggi da effettuare, quali gli elementi fondamentali che è necessario acquisire p...

L'Infinito tra i miei desideri - Maria Santissima Madre di Dio (ANNO B)

P rendere o lasciare. Pare non ci siano alternative a questo ultimatum che accompagna la nostra vita e non riguarda soltanto le occasioni da cogliere al volo, ma anche le tante esperienze che in un modo o nell’altro ci segnano. Perfino tra queste ci sarebbe qualcosa da tenere e altro che invece andrebbe cancellato e dimenticato il più in fretta possibile. Il passaggio verso un nuovo anno è spesso occasione propizia per sintesi e bilanci. Stavolta sembra ci sia ben poco da riflettere: secondo un’opinione piuttosto diffusa c’è davvero poco da salvare di questo 2020, meglio buttar via tutto! In effetti, proprio il capodanno è accompagnato nella tradizione popolare da numerosi riti propiziatori che esprimono la pretesa di liberarsi da ciò che è vecchio. Tra questi è nota l’abitudine, alquanto pericolosa, del lancio dalle finestre dei cocci vecchi. Piatti, bicchieri e stoviglie varie vengono gettati in strada proprio allo scoccare della mezzanotte, per simboleggiare un profondo desideri...

Solo per amore - Venerdì 22 Gennaio

Una folla immensa cerca Gesù. Vengono da ogni parte, chi per saziare la propria fame, chi per trovare sollievo nelle sofferenze ed essere guarito dalle proprie infermità, chi per essere liberato da spiriti immondi. Altri lo scrutano mossi dalla curiosità, oppure da dubbi e perplessità, qualcuno è pronto a coglierlo in fallo per accusarlo. Tutti cercano qualcosa da Lui.  Gesù invece chiama a sé i dodici non per ottenere qualcosa ma, prima di tutto, per stare con Lui. Non uomini qualsiasi, non i migliori, neanche i più capaci ed efficienti, ma quelli che Egli volle. Ogni uomo un nome, ogni nome una storia fatta di attese e delusioni, conquiste e fallimenti, coraggio e paure, forza e fragilità. Scelti e chiamati non perché utili, ma in quanto amati. _______________________ Mc 3,13-19 In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di s...