Una vera e propria rivoluzione! Non c'è altro modo per definire lo sconvolgimento operato da Gesù. Alla pretesa del mondo di prendere per trattenere e così accumulare, Egli contrappone la logica del dono incondizionato: "gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date".
Ancora più rilevante è il fatto che Gesù non scelga di fondare questo modus vivendi propriamente evangelico su uno sforzo volontaristico o un vincolo normativo, tanto meno su un imperativo etico; Egli non ci chiede di fare nostro, e poi testimoniare, lo stile della gratuità semplicemente presentandolo come buono, bello, giusto o doveroso.
Prima di tutto, prima ancora di esigere qualcosa, Gesù chiama a sé i suoi perché facciano esperienza viva e diretta del modo di amare di Dio. È da questa esperienza di grazia, a partire da questo dono incondizionato, che trova origine e fondamento la vita nuova del vangelo, che può essere compresa soltanto in questa prospettiva che pone l'accento sull'iniziativa libera di Dio che "ci ha amati per primo" e mai in quella di chi vive arroccato su posizioni di opportunismo ed egoismo, e non riesce ad andare oltre la logica del baratto.
Se ci accorgiamo di far fatica a vivere questa parola del Signore in pienezza, forse dovremmo provare a ritornare al momento in cui abbiamo incontrato il Suo amore, a quando siamo stati toccati dalla Sua Misericordia e ne abbiamo conosciuto la tenerezza paterna e materna insieme. Solo così il nostro cuore ricorderà una grammatica nuova per narrare la vita; non più quella dell'interesse, del giudizio, della colpa e della vendetta, ma quella della fraternità, dell'accoglienza, della misericordia e della cura.
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Tu quanto amore dai
In cambio niente vuoi
UN ANGELO DISTESO AL SOLE - EROS RAMAZZOTTI
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+ Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10,7-15
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
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