Passa ai contenuti principali

Gratis - Giovedì 8 Luglio


Una vera e propria rivoluzione! Non c'è altro modo per definire lo sconvolgimento operato da Gesù. Alla pretesa del mondo di prendere per trattenere e così accumulare, Egli contrappone la logica del dono incondizionato: "gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". 

Ancora più rilevante è il fatto che Gesù non scelga di fondare questo modus vivendi propriamente evangelico su uno sforzo volontaristico o un vincolo normativo, tanto meno su un imperativo etico; Egli non ci chiede di fare nostro, e poi testimoniare, lo stile della gratuità semplicemente presentandolo come buono, bello, giusto o doveroso. 

Prima di tutto, prima ancora di esigere qualcosa, Gesù chiama a sé i suoi perché facciano esperienza viva e diretta del modo di amare di Dio. È da questa esperienza di grazia, a partire da questo dono incondizionato, che trova origine e fondamento la vita nuova del vangelo, che può essere compresa soltanto in questa prospettiva che pone l'accento sull'iniziativa libera di Dio che "ci ha amati per primo" e mai in quella di chi vive arroccato su posizioni di opportunismo ed egoismo, e non riesce ad andare oltre la logica del baratto. 

Se ci accorgiamo di far fatica a vivere questa parola del Signore in pienezza, forse dovremmo provare a ritornare al momento in cui abbiamo incontrato il Suo amore, a quando siamo stati toccati dalla Sua Misericordia e ne abbiamo conosciuto la tenerezza paterna e materna insieme. Solo così il nostro cuore ricorderà una grammatica nuova per narrare la vita; non più quella dell'interesse, del giudizio, della colpa e della vendetta, ma quella della fraternità, dell'accoglienza, della misericordia e della cura. 

______

Tu quanto amore dai

In cambio niente vuoi

UN ANGELO DISTESO AL SOLE - EROS RAMAZZOTTI 

https://youtu.be/-Oo_73SlOwk

______

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 10,7-15


In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:

«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.

In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.

Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».



Commenti

Post popolari in questo blog

Rimani solo se ti va - Sabato 24 Aprile

Non c'è niente di scontato o prevedibile, sembra quasi che essere discepoli del Nazareno significhi più di ogni altra cosa accettare di trovarci fuori asse, sbilanciati, correre il rischio di abbandonare le illusorie certezze di un tempo, perderci per poi ritrovarci.  Le parole del Maestro non sono facili da accogliere, appaiono dure agli orecchi di quei discepoli che alzano i tacchi e fanno ritorno alle loro case, smettendo di seguirlo. Sono discorsi spiazzanti anche per gli apostoli, che spesso si troveranno a fraintendere oppure a non capire fino in fondo gli insegnamenti del Maestro.  È una fatica comprensibile. In fondo si tratta di imparare a gustare un cibo totalmente nuovo, differente da quello che siamo abituati a divorare. E sappiamo bene quanto sia facile per noi cedere alla tentazione di ricercare soltanto ciò che è consueto, comodo, di rifugiarci in ciò che ci conferma nelle nostre abitudini.  La domanda che Gesù rivolge ai Dodici non intende semplicemente so...

ALL-IN - Sabato 5 Giugno

Vorrei ma non posso... Viviamo spesso di "se" e di "ma", di rimpianti e recriminazioni. Non soltanto ci capita di sentirci inadeguati rispetto a situazioni che sembrano molto più grandi di noi, ma finiamo per ritenere che altri siano più capaci, più pronti, più attrezzati e quindi possano dare un contributo più rilevante rispetto a quello che potremmo mai offrire noi. A volte ci sembra inutile anche provare; pensiamo che non cambierebbe nulla, ma in realtà non è così. "Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno" (Madre Teresa). C'è qualcosa infatti che è sempre possibile a tutti, qualunque siano le condizioni o le circostanze in cui ci troviamo: amare! La povera vedova del vangelo lo sa bene. La miseria le ha insegnato a non fare calcoli, a mettere in gioco quel poco che ha. Trattenere qualcosa per sé non avrebbe alcun senso, non servirebbe a nulla. L'unica strada percor...

La parola migliore è quella non detta - VENERDI SANTO (PASSIONE DEL SIGNORE)

Ma Gesù non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?». Di fronte alle accuse, all'ingiustizia e alla meschinità di quegli uomini, decise che era giunto il momento di mettere a tacere le parole e rimanere in silenzio. Mentre Pilato lo interrogava e le folle gridavano sempre più forte, mentre si alzava la voce dei capi del suo stesso popolo che volevano a tutti i costi ottenere quella condanna, la più ingiusta che la storia dell'umanità abbia mai conosciuto, non disse più alcuna parola. Quanto pesa questo silenzio, quanto ci scandalizza il silenzio di un Dio che non strepita né urla di fronte al male, che non si scaglia con violenza contro l'ingiustizia, che sembra non combattere per opporsi alla crudeltà e pare scegliere invece di deporre le armi. Ancora oggi il silenzio di Dio di fronte al grido di dolore di un'umanità oppressa dal male, sfinita, confusa e disorienta...