Passa ai contenuti principali

Guardando il mare - Mercoledì 21 Luglio


Lungo le rive del mare di Galilea... è proprio lì che Gesù vive alcuni dei momenti più significativi della propria esistenza. È lì che passa, prega, insegna, incontra, osserva, guarisce, libera, chiama... È ancora lì che si reca per trovare uno spazio tutto suo, lì si ferma per concedersi qualche prezioso istante di riflessione. Si mette seduto e respira profondamente, con lo sguardo rivolto verso l'orizzonte, dove il cielo e il mare sembrano toccarsi, fino a confondersi l'uno con l'altro, l'uno nell'altro.

È un vero e proprio esercizio dello spirito. Contemplando quell'immensa distesa d'acqua, la mente dilata la propria capacità di comprendere, mutano le prospettive, cambiano le proporzioni, i confini diventano più labili. Di fronte alla maestosità del mare, il cuore si accorge di tutta la sua piccolezza, eppure avverte chiaramente dentro di sé una sete di infinito, una nostalgia che niente in questo mondo potrà mai colmare del tutto. Il mare insegna a sognare in grande, educa il desiderio, dischiude orizzonti nuovi. In qualche modo quel mare avrà aiutato anche Gesù a comprende e comprendersi sempre meglio.

È un tempo piccolo, breve, solo qualche momento di solitudine prima che una folla numerosa lo raggiunga. Eppure, malgrado tanta gente gli si raduni attorno, Gesù non si lascia soffocare, non permette che la loro presenza e le loro pressanti richieste lo rinchiudano in un orizzonte limitato. 

Accade invece l'esatto contrario; Egli si dispone in modo tale da poter indicare loro lo stesso orizzonte, la stessa ampiezza di sguardo. Il Maestro sale su una barca e da lì inizia a parlare alle folle. Sembra quasi additare una direzione: quella gente, stando sulla spiaggia, non può che rivolgere lo sguardo a Lui e, quindi, al mare. 

Quelle parole che descrivono il gesto generoso e carico di fiducia del seminatore non possono che confermare e rendere ancora più esplicito il messaggio: duc in altum! Non vivete in modo meschino e avaro, cercando solo il vostro tornaconto, ma sappiate essere coraggiosi testimoni della speranza, capaci di donare con gratuità, senza calcolo né misura, tenendo sempre aperti il cuore e la mente, certi che quel seme sparso nel vento porterà frutto al tempo opportuno. 


_____

Noi che ci emozioniamo ancora davanti al mare

ANNA VERRÀ - PINO DANIELE 

https://youtu.be/71mmUOIk7mk

______

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 13,1-9


Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.

Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».



Commenti

Post popolari in questo blog

Ci sono reti da gonfiare e altre da lasciare - III DOMENICA DEL TERMPO ORDINARIO (ANNO B)

Se sei un calciatore sai che ogni partita è fondamentale e se vuoi vincere il campionato non puoi snobbarne neanche una, perché ogni vittoria vale tre punti. Eppure non tutti gli incontri hanno la stessa importanza. Pensa a un derby o al match contro la tua rivale storica… non si tratta certo di una partita come le altre. Potremmo considerarla la sfida delle sfide, quella che aspetti con una trepidazione speciale, per cui ti prepari tutto l’anno perché sai che può cambiare il volto di un’intera stagione. Quel giorno conta davvero poco chi sia il favorito sulla carta o chi si trovi più in alto in classifica. I valori vengono livellati perché conta soprattutto la voglia di farcela e di cogliere al volo quell’occasione. Certe partite non si giocano semplicemente per il gusto di farlo, ma perché sai che devi dare tutto, anche quello che finora non hai mai tirato fuori, perfino quello che credevi di non avere; devi lasciare il cuore sul campo. Non importa quante gare tu abbia già perso,

Andare a tempo con il tempo - Venerdì 3 Settembre

Sono davvero strani i discepoli di Gesù... mentre tutti gli altri desiderano dare prova della propria virtù attraverso digiuni prolungati e altre pratiche religiose, cercano di farsi ammirare grazie ad un'osservanza scrupolosa (talvolta ossessiva) della legge, il loro comportamento sembra andare in tutt'altra direzione. Questa differenza lascia perplessi e, in certi casi, addirittura scandalizza.  Come mai i discepoli di Gesù non osservano una pratica che il loro stesso maestro considera importante, tant’è che nel dare ragione della difficoltà a scacciare certi demoni Egli stesso indica proprio il digiuno, insieme alla preghiera, come un’arma necessaria e imprescindibile? La questione, in effetti, è ben diversa dal semplice domandarsi se il digiuno sia una pratica utile oppure no. Bisognerebbe invece domandarsi quale sia veramente il tempo del digiuno o, meglio ancora, se in questo momento digiunare possa ad essere la risposta adeguata al tempo che stiamo vivendo.  "Verran

IL PREZZO DELLA FRATERNITÀ - Lunedì 31 Gennaio 2022

Niente da fare… hanno provato a tenerlo legato in tutti i modi, finanche con ceppi e catene, ma ogni tentativo si è rivelato vano. Eppure quell’uomo posseduto da uno spirito impuro sembra rappresentare una minaccia più per se stesso che per gli altri. Ha la sua dimora tra le tombe e passa il tempo aggirandosi sui monti, urlando e sfogando la sua smisurata rabbia principalmente contro se stesso. Chissà che i Geraseni al vederlo non abbiano provato, in definitiva, più fastidio che paura. Di certo, non sembrano mostrare un reale interesse per la sua condizione. Non se ne curavano molto prima, visto che la loro vita continuava a scorrere senza particolari turbamenti. Non saranno capaci di gioire con lui dopo, quando finalmente verrà liberato dalla Legione che lo teneva schiavo. Quella gente sembra non avere a cuore nient’altro che i propri interessi. Immediatamente, infatti, manifestano un evidente risentimento nei confronti di Gesù, per il danno economico che hanno subito a causa della pe