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La causa del male - Giovedì 1 Luglio


Poteva sembrare solo uno tra tanti. Non era certo il primo, né l'ultimo malato ad incrociare la sua strada. Folle numerose accorrevano per essere guarite, tanti si rivolgevano a Lui mossi dalla disperazione. Per molti rappresentava una sorta di "ultima spiaggia", eppure Gesù non si è mai sentito offeso, ma ha sempre trasformato quelle suppliche estemporanee, e certamente interessate, in occasioni propizie per una vera crescita dal punto di vista sia dell'umanità che della fede. 

Non si accontentava, insomma, di vivere questi incontri in modo superficiale, di considerarli piccoli o grandi contrattempi nelle sue giornate. Non si limitava a sbrigare in fretta la faccenda, ad eliminare il fastidio compiendo qualche miracolo qui e lì. 

Anche nel caso del paralitico del Vangelo di oggi, per Gesù non è sufficiente prendere atto della situazione in cui quel pover uomo versa. Egli va ben oltre, scava in profondità per risalire fino all'origine del male che lo affligge. Non è la sua condizione di paralitico il vero problema, ma ciò da cui è stata provocata. Gesù non si ferma ai sintomi, ma si prende davvero cura di tutto l'uomo andando a cercare le vere cause del male che lo tormenta: “Ti sono perdonati i peccati”. 

"Che cosa infatti è più facile"? Apparentemente è più facile concedere il perdono dei peccati, piuttosto che rimettere in piedi un uomo costretto in barella. Questo perché il fatto spirituale non è immediatamente verificabile al contrario di quello fisico. Tuttavia, per noi spesso è più facile e comodo restare in superficie, occuparci dei sintomi piuttosto che andare davvero alla recirca delle cause dei nostri mali.

Ci sentiamo nervosi, agitati, inquieti... pensiamo sia sufficiente sforzarsi di essere più gentili e pazienti, ma evidentemente non basta. Gesù ci aiuti a guardare con verità allo stato del nostro cuore e accresca in noi il desiderio di essere guariti nel profondo e non solo in superficie. 

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Investimi di luce se non mi vedi ancora in piedi

SEI TU LA MIA CITTÀ - NEGRAMARO

https://youtu.be/v930FcNYfVc

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+ Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 9,1-8


In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».

Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.

Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.




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