"Rivelare" e "nascondere" sembrerebbero due verbi dal significato diametralmente opposto, forse si contraddicono a vicenda, eppure Gesù riferisce entrambi all'opera del Padre. Egli nasconde le cose del Regno dei cieli ai sapienti e ai dotti, mentre sceglie di rivelarle ai piccoli. Subito ci colpisce il fatto che, pur sapendo che "Dio non fa preferenza di persone" (At 10,34), se proprio deve scegliere, Egli si mette dalla parte degli scartati, degli ultimi, di chi pare irrilevante agli occhi del mondo.
La parola di oggi ci conferma, poi, nella consapevolezza che Dio non ragiona mai per contrapposizioni. Egli, al contrario, segue sempre logiche di inclusione e ci mostra come il suo desiderio più profondo sia ricondurre ogni cosa all'unità e fare sintesi anche tra ciò che a noi sembrerebbe inconciliabile.
Ecco allora che "rivelare" e "nascondere" non sono davvero termini contrapposti, ma coerenti all'unico fine, quello cioè di annunciare la salvezza. Una salvezza che però non può essere accolta se non da chi si fa piccolo, scegliendo la via dell'umiltà e della mitezza, della pace e della riconciliazione, del servizio e del dono di sé. Resta invece preclusa a chi segue logiche di prepotenza e arroganza, orgoglio e violenza, superbia e invidia; a chi si sente giudice e maestro della vita altrui, anziché compagno discreto di una ricerca di senso condivisa. A questi ultimi non vengono consegnati i misteri del Regno perché finirebbero per deturparli con la loro presunzione.
Quello che ci viene rivelato dal Padre è un dono talmente prezioso da esigere di essere trattato con estrema delicatezza, un tesoro da maneggiare con cura. Deve essere sussurrato con delicatezza per confortare e incoraggiare (come solo chi è piccolo sa fare), piuttosto che gridato per ferire e condannare (come spesso fanno i cosiddetti sapienti di questo mondo).
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Se sarà amore
trattalo come un segreto,
come il più prezioso dono ricevuto
AMORE PURO - ALESSANDRA AMOROSO
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+ Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-27
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
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