Passa ai contenuti principali

AVANTI, LA PORTA È APERTA! -Martedì 4 Gennaio 2022

Gesù è di passaggio... Il suo è tutt'altro che un vagabondare senza meta. Egli ha chiaro il cammino da compiere, la direzione del suo andare, la destinazione del suo viaggio. Eppure ciò non gli impedisce di voltarsi per posare lo sguardo sui quei discepoli che, cogliendo l'indicazione del Battista, avevano perso a seguirlo.

In essi riconosce un desiderio sincero, una ricerca autentica capace di far emergere una domanda di senso che, a partire dall'incontro col Maestro, comincia ad assumere contorni sempre più definiti: "dove dimori?".


Mi sorprende profondamente riconoscere come Gesù sia capace di rimanere fedele alla missione che il Padre gli ha affidato senza mettere da parte e senza lasciare indietro nessuno. Egli non si lascia accecare dalla fretta di raggiungere l'obiettivo, ma è sempre pronto a "tirare dentro" tutti e ciascuno. Attraverso l'inclusione, l'accoglienza incondizionata, Egli rende accessibile a tutti l'esperienza fondamentale che ci apre alla fede: quella della paternità di Dio. Nel Figlio, ci è possibile sperimentare la cura e la tenerezza del Padre, in un'amore che non è da conquistare o da guadagnare, ma ci è già stato donato in modo assolutamente gratuito.


Come stride accorgersi che nella mia vita, nella nostra (e, talvolta, anche in quella della Chiesa) si rischia troppo spesso di credere che per affermare se stessi e realizzare i propri progetti sia necessario sacrificare, lasciare indietro o escludere qualcuno. 


Per Gesù non è mai così. Egli non sarà mai disposto a sacrificare qualcuno che non sia se stesso. 

E poco gli importa se alcuni lasceranno cadere la sua proposta, se altri faranno presto marcia indietro e andranno via (cf Gv 6,66), se tanti (come accadrà perfino ai discepoli... come accade anche me) sperimenteranno continue oscillazioni tra fervorosi slanci di adesione e rovinose cadute, si allontaneranno e faranno giri immensi prima di tornare.

Quell'invito a rimanere nella sua amicizia, a dimorare in lui, a varcare la soglia per sperimentare una comunione profonda, una cura che non opprime ma libera, rimarrà sempre valido. La porta è sempre aperta: "venite e vedrete".


__

E vieni a casa mia, quando vuoi, 

nelle notti più che mai

MINUETTO - Mia Martini


https://youtu.be/SwBOdiU1bN8

__

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 1,35-42


In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.

Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.

Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.




Commenti

Post popolari in questo blog

UNA CONOSCENZA PERSONALE -Giovedì 17 Febbraio 2022

Gesù continua a porre domande ai suoi discepoli. Vuole aiutarli a lasciare emergere dubbi e certezze, attese e paure… insomma tutto quanto abita i loro cuori. Quei pensieri hanno bisogno di venire alla luce per essere purificati, cioè guardati con chiarezza e, quindi, verificati. La domanda di oggi è chiara e diretta: «Ma voi, chi dite che io sia?». Non è un caso che a rispondere sia Pietro, proprio colui il quale più tardi affermerà: «Non conosco quest'uomo» (Mc 14,71). Lo stesso a cui, infine, il Maestro chiederà: «Mi ami?» (Gv 21,15). Ma non era ancora quello il tempo per una domanda tanto impegnativa. Non si può amare chi non si conosce davvero. Non è un caso, infatti, che spesso l’amore entri in crisi (e per qualcuno addirittura svanisca all’improvviso) quando si scoprono aspetti inediti delle persone che ci stanno accanto e si finisce per pensare di non conoscerle affatto. Ma quali sono i passaggi da effettuare, quali gli elementi fondamentali che è necessario acquisire p...

L'Infinito tra i miei desideri - Maria Santissima Madre di Dio (ANNO B)

P rendere o lasciare. Pare non ci siano alternative a questo ultimatum che accompagna la nostra vita e non riguarda soltanto le occasioni da cogliere al volo, ma anche le tante esperienze che in un modo o nell’altro ci segnano. Perfino tra queste ci sarebbe qualcosa da tenere e altro che invece andrebbe cancellato e dimenticato il più in fretta possibile. Il passaggio verso un nuovo anno è spesso occasione propizia per sintesi e bilanci. Stavolta sembra ci sia ben poco da riflettere: secondo un’opinione piuttosto diffusa c’è davvero poco da salvare di questo 2020, meglio buttar via tutto! In effetti, proprio il capodanno è accompagnato nella tradizione popolare da numerosi riti propiziatori che esprimono la pretesa di liberarsi da ciò che è vecchio. Tra questi è nota l’abitudine, alquanto pericolosa, del lancio dalle finestre dei cocci vecchi. Piatti, bicchieri e stoviglie varie vengono gettati in strada proprio allo scoccare della mezzanotte, per simboleggiare un profondo desideri...

Solo per amore - Venerdì 22 Gennaio

Una folla immensa cerca Gesù. Vengono da ogni parte, chi per saziare la propria fame, chi per trovare sollievo nelle sofferenze ed essere guarito dalle proprie infermità, chi per essere liberato da spiriti immondi. Altri lo scrutano mossi dalla curiosità, oppure da dubbi e perplessità, qualcuno è pronto a coglierlo in fallo per accusarlo. Tutti cercano qualcosa da Lui.  Gesù invece chiama a sé i dodici non per ottenere qualcosa ma, prima di tutto, per stare con Lui. Non uomini qualsiasi, non i migliori, neanche i più capaci ed efficienti, ma quelli che Egli volle. Ogni uomo un nome, ogni nome una storia fatta di attese e delusioni, conquiste e fallimenti, coraggio e paure, forza e fragilità. Scelti e chiamati non perché utili, ma in quanto amati. _______________________ Mc 3,13-19 In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di s...