Ma che domande fa? Com'è possibile biasimarli solo perché si sono fatti prendere dal panico? Sono nel bel mezzo di una traversata, ormai è buio e si è alzata una grande tempesta di vento. Come se non bastasse, stanno continuando a imbarcare acqua, fino quasi ad affondare. Quale atteggiamento ci appare più comprensibile? Quello dei discepoli che, presi dall'ansia e dall'agitazione, si precipitano a svegliare il Maestro, oppure quello di Gesù che rimane lì fermo, impassibile, e continua a dormire, mentre tutto sembra perduto?
Eppure la domanda del Signore non è affatto retorica, né fuori luogo. La paura è un sentimento che attraversa in qualche misura tutta la nostra vita, ma spesso rischia di prendere il sopravvento e assumere sfumature irrazionali.
"Perché avete paura?". Gesù ci invita a guardare in faccia e a chiamare per nome ciò che ci spaventa, per poterne comprendere la radice. Se, infatti, sperimentiamo profonde crisi di fronte all'incertezza e siamo terrorizzati ogni volta che qualcosa sfugge al nostro controllo, forse dovremmo davvero chiederci se abbiamo fede oppure no. Quando le situazioni ci sfuggono di mano, pensiamo di essere in balia del caso o di un destino avverso, oppure ci sentiamo veramente custoditi da Colui che sempre ha cura della nostra vita?
L'invito a non cedere alla paura, che attraversa tutta la Scrittura (l'espressione "non temere" è contenuta nella Bibbia 365 volte, una per ogni giorno dell'anno), non è semplicemente uno stimolo a tirare fuori il coraggio per affrontare le avversità. Si tratta piuttosto della necessità di riscoprirsi sempre in relazione con un Padre che ama i suoi figli, anche quando a noi sembra assopito.
"Fede e paura sono le due antagoniste che si disputano eternamente il cuore dell’uomo" (E. Ronchi). Più spazio concederemo alla fede, più la paura indietreggerà.
A chi ha trovato il necessario, infatti, non importa perdere il superfluo. A chi sa di essere sempre condotto dallo Spirito, non fa più paura il cammino, anche se dovesse attraversare "una valle oscura" (Sal 23,4). Perfino la morte non ha più alcun potere su chi ha compreso perché, o meglio "per chi", sta donando la vita.
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E se senti il cuore in gola
Non avere paura
Mi prenderò cura, io di te
NON AVERE PAURA - Tommaso Paradiso
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+ Dal Vangelo secondo Marco
Mc 4,35-41
In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
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