Non è di certo uno a cui piace lasciare le cose a metà… quando Dio sceglie di percorrere una strada non si tira mai indietro, ma va fino in fondo, senza mezze misure.
Gli eventi di Betlemme ci avevano mostrato un Dio capace di “svuotare se stesso” (cfr. Fil 2,7), di abbassarsi così tanto da annullare quella distanza tra cielo e terra che sembrava incolmabile ai più.
Ma, a differenza di quanto spesso accade a noi, Egli non si accontenta di aver inaugurato un cammino, di aver indicato una via da seguire, lasciando poi ad altri l’ingrato compito di passare dalle “belle parole” ai “nudi fatti”, dalla teoria alla pratica. Dio sceglie piuttosto di percorrere quella strada in maniera decisa; non vive di slanci isolati e di fiammate improvvise, ma è capace di esprimere una tensione costante verso una direzione precisa: dall’alto in basso.
Per questo non ci sorprende affatto ritrovare un Gesù che per l’intera sua vita continua in questo processo di kenosi che troverà il suo compimento sulla croce.
Anche nell’episodio della cosiddetta moltiplicazione dei pani, così come ci viene narrato dall’evangelista Marco, Gesù prima di ogni cosa scende. Lascia la barca su cui si trova per farsi prossimo a quella gente, che sperimenta allo stesso tempo desiderio e smarrimento: sono “come pecore senza pastore”.
La sua compassione è ben lontana dall’essere semplicemente legata al rammarico che sfiora chi da lontano getta uno sguardo superficiale sulle miserie altrui. Quella di Gesù è una commozione intima e autentica, che dice un pieno coinvolgimento con le vicende degli uomini e delle donne di ogni tempo. Egli non ha timore di scendere in basso, fino a toccare il fondo della miseria umana, perché solo chi ha il coraggio di farlo (e non certo chi pontifica dall'alto del suo piedistallo) può comprendere la vera fame del cuore dell’uomo e donare il pane della vita, quel cibo che sazia “il desiderio di ogni vivente” (Sal 145,16).
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Si tu nun scinne 'nfunno,
nun 'o può sapé!
CU' MME - Roberto Murolo & Mia Martini
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+ Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,34-44
In quel tempo, sceso dalla barca, Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare». Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». due il egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci».
E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti.
Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.
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