Passa ai contenuti principali

RIPOSO FORZATO - Sabato 5 Febbraio 2022


Che strano momento sceglie Gesù per invitare i suoi discepoli a fermarsi, ritirarsi in disparte e riposare. Fossimo stati al suo posto, avremmo provato probabilmente a sfruttare il tempo favorevole e a capitalizzare l’entusiasmo dei discepoli, che rientravano dalla missione pieni di gioia, avendo sperimentato l’efficacia del Vangelo che sana le ferite e libera dalla schiavitù del male. Invece Gesù, anziché spingere il piede sull’acceleratore, chiede loro di fermarsi.

Quanta saggezza e tenerezza ad un tempo, quale attenzione profonda a coloro che ha scelto e chiamato. È uno sguardo premuroso quello del Maestro, capace di una cura che dice la ricerca del bene autentico della persona più che il perseguimento di un obiettivo da raggiungere ad ogni costo.

Troppo spesso noi mettiamo gli altri in secondo piano, li facciamo diventare strumentali al raggiungimento di uno scopo, li sfruttiamo fin quando reggono, consumando tutte le loro energie, per poi metterli da parte quando non riescono più a darci quanto vogliamo. 

Ma rischiamo di fare del male anche a noi stessi, finendo per scoppiare, incapaci come siamo di riconoscere i segni della fatica, di individuare quelle scorie che pure si accumulano nel nostro animo ma che tendiamo ad ignorare, fino a quando poi arriviamo inevitabilmente al punto di non ritorno.

Noi siamo bravi solo a raccogliere i cocci e a cercare i colpevoli quando ormai è troppo tardi, ma siamo incapaci di accompagnare e riconoscere le fatiche (più che naturali) che emergono inevitabilmente in chi si mette in cammino. Solo chi è fermo (non chi è forte) non sente la stanchezza e non rischia di barcollare e cadere.

Gesù, invece, è capace di riconoscere immediatamente che i suoi discepoli hanno bisogno riposo, non per abbandonare l’esperienza dell’annuncio, ma perché essa possa essere riletta è compresa nella verità e possa radicarsi nei loro cuori. Liberandoli dalla tentazione dell’attivismo, il Maestro insegna a loro e a noi che queste soste non interrompono lo slancio missionario, ma ne amplificano la portata, perché narrano del rispetto profondo che Dio ha per l’uomo e ne garantiscono la dignità, armonizzando i tempi dell’azione con quelli del riposo.


__

Ma io lo so che dopo un po' 

ti stanchi di girare

LUNA - Gianni Togni

https://youtu.be/xo75gy9E3nE

__

+ Dal Vangelo secondo Marco

Mc 6,30-34


In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. 

Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. 

Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.




Commenti

Post popolari in questo blog

Ci sono reti da gonfiare e altre da lasciare - III DOMENICA DEL TERMPO ORDINARIO (ANNO B)

Se sei un calciatore sai che ogni partita è fondamentale e se vuoi vincere il campionato non puoi snobbarne neanche una, perché ogni vittoria vale tre punti. Eppure non tutti gli incontri hanno la stessa importanza. Pensa a un derby o al match contro la tua rivale storica… non si tratta certo di una partita come le altre. Potremmo considerarla la sfida delle sfide, quella che aspetti con una trepidazione speciale, per cui ti prepari tutto l’anno perché sai che può cambiare il volto di un’intera stagione. Quel giorno conta davvero poco chi sia il favorito sulla carta o chi si trovi più in alto in classifica. I valori vengono livellati perché conta soprattutto la voglia di farcela e di cogliere al volo quell’occasione. Certe partite non si giocano semplicemente per il gusto di farlo, ma perché sai che devi dare tutto, anche quello che finora non hai mai tirato fuori, perfino quello che credevi di non avere; devi lasciare il cuore sul campo. Non importa quante gare tu abbia già perso,

Andare a tempo con il tempo - Venerdì 3 Settembre

Sono davvero strani i discepoli di Gesù... mentre tutti gli altri desiderano dare prova della propria virtù attraverso digiuni prolungati e altre pratiche religiose, cercano di farsi ammirare grazie ad un'osservanza scrupolosa (talvolta ossessiva) della legge, il loro comportamento sembra andare in tutt'altra direzione. Questa differenza lascia perplessi e, in certi casi, addirittura scandalizza.  Come mai i discepoli di Gesù non osservano una pratica che il loro stesso maestro considera importante, tant’è che nel dare ragione della difficoltà a scacciare certi demoni Egli stesso indica proprio il digiuno, insieme alla preghiera, come un’arma necessaria e imprescindibile? La questione, in effetti, è ben diversa dal semplice domandarsi se il digiuno sia una pratica utile oppure no. Bisognerebbe invece domandarsi quale sia veramente il tempo del digiuno o, meglio ancora, se in questo momento digiunare possa ad essere la risposta adeguata al tempo che stiamo vivendo.  "Verran

IL PREZZO DELLA FRATERNITÀ - Lunedì 31 Gennaio 2022

Niente da fare… hanno provato a tenerlo legato in tutti i modi, finanche con ceppi e catene, ma ogni tentativo si è rivelato vano. Eppure quell’uomo posseduto da uno spirito impuro sembra rappresentare una minaccia più per se stesso che per gli altri. Ha la sua dimora tra le tombe e passa il tempo aggirandosi sui monti, urlando e sfogando la sua smisurata rabbia principalmente contro se stesso. Chissà che i Geraseni al vederlo non abbiano provato, in definitiva, più fastidio che paura. Di certo, non sembrano mostrare un reale interesse per la sua condizione. Non se ne curavano molto prima, visto che la loro vita continuava a scorrere senza particolari turbamenti. Non saranno capaci di gioire con lui dopo, quando finalmente verrà liberato dalla Legione che lo teneva schiavo. Quella gente sembra non avere a cuore nient’altro che i propri interessi. Immediatamente, infatti, manifestano un evidente risentimento nei confronti di Gesù, per il danno economico che hanno subito a causa della pe