In Gesù, Dio incrocia la vita dell'umanità in una maniera davvero sorprendente. Egli non si limita a dettar legge (la sua parola è autorevole, mai dispotica), non pretende soltanto di giudicare l'operato altrui ["non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo" (Gv 12,47)].
Gesù attraversa città e villaggi, ne percorre le strade, insegna nelle sinagoghe, entra nelle case... Desidera che a tutti gli uomini e a tutte le donne venga annunciata la buona novella. Sembra proprio che in Lui trovi conpimento l'aspirazione sempre presente (in maniera esplicita o implicita) nel cuore di ogni uomo: vieni Signore!
Eppure, troppe volte, il nostro appello, la nostra preghiera affinché il Signore si manifesti e si renda presente nella nostra vita non corrisponde a una effettiva disponibilità del cuore ad incontrarlo e accoglierlo nella verità.
Molto spesso chiediamo che il Signore venga semplicemente per confermare i nostri progetti, per consolidare i nostri piani; lo invochiamo affinché ci metta al riparo dai pericoli o faccia tornare ogni cosa al proprio posto quando tutto sembra andato a rotoli.
Quanti di noi sono davvero disposti a lasciare che il Signore ci indichi una strada nuova e possa operare trasformando la nostra vita, rinnovandoci nell'intimo? Quanti davvero sono pronti a fidarsi di Lui anche quando le sue vie si rivelano diverse dalle nostre vie (cfr Is 55,8)?
È come se noi in teoria invocassimo la venuta del Signore, mentre in pratica ci opponessimo a Lui e alla sua volontà.
In fondo, la stessa presenza dell'uomo posseduto da un demonio impuro nella sinagoga non fa altro che confermarci che il male (ciò che si oppone a Dio) spesso sa scendere a compromessi e riesce a convivere con ciò che è "religioso", senza scomporsi più di tanto.
Per chi si limita a invocare Dio come una sorta di parafulmine che lo ponga al riparo dalle tempeste della vita, per chi lo ritiene una guardia del corpo che debba allontanare ogni minaccia dalla propria esistenza, incontrare davvero Gesù cristo non può che essere una grande rovina, perché il suo passaggio nella nostra esistenza non può lasciarci indifferenti, ma trasforma e rivoluzione ogni cosa. È così che agisce l'Amore: "rovina" ogni cosa per fare tutto più bello!
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Tu sei, tu sei, lo so
la mia rovina
AMORE PER TE - MANGO
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+ Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4,31-37
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
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