Passa ai contenuti principali

Hai rovinato tutto! - Martedì 31 Agosto


In Gesù, Dio incrocia la vita dell'umanità in una maniera davvero sorprendente. Egli non si limita a dettar legge (la sua parola è autorevole, mai dispotica),  non pretende soltanto di giudicare l'operato altrui ["non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo" (Gv 12,47)]. 

Gesù attraversa città e villaggi, ne percorre le strade, insegna nelle sinagoghe, entra nelle case... Desidera che a tutti gli uomini e a tutte le donne venga annunciata la buona novella. Sembra proprio che in Lui trovi conpimento l'aspirazione sempre presente (in maniera esplicita o implicita) nel cuore di ogni uomo: vieni Signore! 

Eppure, troppe volte, il nostro appello, la nostra preghiera affinché il Signore si manifesti e si renda presente nella nostra vita non corrisponde a una effettiva disponibilità del cuore ad incontrarlo e accoglierlo nella verità.

Molto spesso chiediamo che il Signore venga semplicemente per confermare i nostri progetti, per consolidare i nostri piani; lo invochiamo affinché ci metta al riparo dai pericoli o faccia tornare ogni cosa al proprio posto quando tutto sembra andato a rotoli.

Quanti di noi sono davvero disposti a lasciare che il Signore ci indichi una strada nuova e possa operare trasformando la nostra vita, rinnovandoci nell'intimo? Quanti davvero sono pronti a fidarsi di Lui anche quando le sue vie si rivelano diverse dalle nostre vie (cfr Is 55,8)? 

È come se noi in teoria invocassimo la venuta del Signore, mentre in pratica ci opponessimo a Lui e alla sua volontà.

In fondo, la stessa presenza dell'uomo posseduto da un demonio impuro nella sinagoga non fa altro che confermarci che il male (ciò che si oppone a Dio) spesso sa scendere a compromessi e riesce a convivere con ciò che è "religioso", senza scomporsi più di tanto. 

Per chi si limita a invocare Dio come una sorta di parafulmine che lo ponga al riparo dalle tempeste della vita, per chi lo ritiene una guardia del corpo che debba allontanare ogni minaccia dalla propria esistenza, incontrare davvero Gesù cristo non può che essere una grande rovina, perché il suo passaggio nella nostra esistenza non può lasciarci indifferenti, ma trasforma e rivoluzione ogni cosa. È così che agisce l'Amore: "rovina" ogni cosa per fare tutto più bello!



_____

Tu sei, tu sei, lo so

la mia rovina

AMORE PER TE - MANGO

https://youtu.be/Y-cVOswhJUU

______

+ Dal Vangelo secondo Luca

Lc 4,31-37


In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.

Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».

Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.

Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.



Commenti

Post popolari in questo blog

Ci sono reti da gonfiare e altre da lasciare - III DOMENICA DEL TERMPO ORDINARIO (ANNO B)

Se sei un calciatore sai che ogni partita è fondamentale e se vuoi vincere il campionato non puoi snobbarne neanche una, perché ogni vittoria vale tre punti. Eppure non tutti gli incontri hanno la stessa importanza. Pensa a un derby o al match contro la tua rivale storica… non si tratta certo di una partita come le altre. Potremmo considerarla la sfida delle sfide, quella che aspetti con una trepidazione speciale, per cui ti prepari tutto l’anno perché sai che può cambiare il volto di un’intera stagione. Quel giorno conta davvero poco chi sia il favorito sulla carta o chi si trovi più in alto in classifica. I valori vengono livellati perché conta soprattutto la voglia di farcela e di cogliere al volo quell’occasione. Certe partite non si giocano semplicemente per il gusto di farlo, ma perché sai che devi dare tutto, anche quello che finora non hai mai tirato fuori, perfino quello che credevi di non avere; devi lasciare il cuore sul campo. Non importa quante gare tu abbia già perso,

Rimani solo se ti va - Sabato 24 Aprile

Non c'è niente di scontato o prevedibile, sembra quasi che essere discepoli del Nazareno significhi più di ogni altra cosa accettare di trovarci fuori asse, sbilanciati, correre il rischio di abbandonare le illusorie certezze di un tempo, perderci per poi ritrovarci.  Le parole del Maestro non sono facili da accogliere, appaiono dure agli orecchi di quei discepoli che alzano i tacchi e fanno ritorno alle loro case, smettendo di seguirlo. Sono discorsi spiazzanti anche per gli apostoli, che spesso si troveranno a fraintendere oppure a non capire fino in fondo gli insegnamenti del Maestro.  È una fatica comprensibile. In fondo si tratta di imparare a gustare un cibo totalmente nuovo, differente da quello che siamo abituati a divorare. E sappiamo bene quanto sia facile per noi cedere alla tentazione di ricercare soltanto ciò che è consueto, comodo, di rifugiarci in ciò che ci conferma nelle nostre abitudini.  La domanda che Gesù rivolge ai Dodici non intende semplicemente sottolineare

ALL-IN - Sabato 5 Giugno

Vorrei ma non posso... Viviamo spesso di "se" e di "ma", di rimpianti e recriminazioni. Non soltanto ci capita di sentirci inadeguati rispetto a situazioni che sembrano molto più grandi di noi, ma finiamo per ritenere che altri siano più capaci, più pronti, più attrezzati e quindi possano dare un contributo più rilevante rispetto a quello che potremmo mai offrire noi. A volte ci sembra inutile anche provare; pensiamo che non cambierebbe nulla, ma in realtà non è così. "Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno" (Madre Teresa). C'è qualcosa infatti che è sempre possibile a tutti, qualunque siano le condizioni o le circostanze in cui ci troviamo: amare! La povera vedova del vangelo lo sa bene. La miseria le ha insegnato a non fare calcoli, a mettere in gioco quel poco che ha. Trattenere qualcosa per sé non avrebbe alcun senso, non servirebbe a nulla. L'unica strada percor