A volte ritornano… e ne faremmo volentieri a meno!
Di tanto in tanto si ripresenta un po’ per tutti l’esigenza di voltare pagina, di mettere un punto a certe situazioni, di gettarsi il passato alle spalle e intraprendere strade nuove, senza più sentirsi gravati dei soliti pesi che inevitabilmente finiscono per condizionare il nostro andare.
E invece ci ritroviamo troppo spesso a dover fare i conti con gli stessi problemi e i consueti affanni, con quegli ostacoli che credevamo di aver ormai superato, con paure, frustrazioni e insicurezze che pensavamo di aver sconfitto una volta per tutte e che invece, puntualmente, ritornano.
Ci sembra di essere finiti in un vicolo cieco da cui pare impossibile uscire, dentro ad un loop che si ripete all’infinito. E, come un cane che si morde la coda, più ci agitiamo e più ci ritroviamo in affanno.
A che serve allora ripartire, continuare a provare, se poi tutto si ripete stancamente, se i peggiori “casini” della nostra vita si ripresentano in un drammatico “eterno ritorno”, se tutto ci appare buio e non riusciamo proprio a intravedere la luce in fondo al tunnel, se i cerchi perfetti che abbiamo cercato di tracciare si sono trasformati in circoli viziosi?
Ci verrebbe da gettare la spugna… ma proprio quando noi non avremmo più alcuna voglia di lottare, quando la nostra più grande aspirazione sarebbe quella che tutto termini il più in fretta possibile e vorremmo porre fine a questo stillicidio, ecco che “la luce vera viene nel mondo”, Dio interviene per fare un po’ di chiarezza.
Non soltanto ci ricorda che c’è un principio che è non soltanto origine ma, allo stesso tempo, fondamento di una storia che è mia, è tua… che ci attraversa e ci coinvolge, in cui nessuno è lasciato ai margini, ma tutti si riscoprono co-protagonisti.
Egli fa di più: ci indica un fine, un orizzonte di senso, una meta. Dona una direzione a questa nostra storia, a quella di ciascuno, perché smetta di arrovellarsi su se stessa e si dispieghi finalmente verso il suo pieno compimento.
Anche nella notte più buia, quella in cui sembrano spente tutte le stelle, resta accesa una luce che brilla nelle tenebre. Sta a noi accoglierla per scoprire che Egli ha scelto di porre la sua dimora in mezzo a noi, che c’è sempre una mano tesa da afferrare quando siamo caduti, per smettere di pensarci orfani e riconoscerci figli… amati!
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E se ti perdi nel buio e non trovi la luce
Vieni a chiedermi aiuto
Sono sempre qui, sono qui con te
E quando fuori fa buio
segui sempre la luna
Esci fuori dal loop
Io son sempre qui, qui vicino a te,
qui vicino a te
PERSO NEL BUIO
Sangiovanni, Madame
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+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,1-18
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
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