Passa ai contenuti principali

L'ATTESA È (IN)FINITA - Domenica 23 Gennaio 2022



Per un istante rimasero col fiato sospeso, come se il tempo avesse improvvisamente arrestato la sua corsa. Gli occhi di tutti smisero di vagare nel vuoto e si posarono su di Lui. 

Quella profezia di Isaia era già stata letta innumerevoli volte, ma posta sulle labbra di Gesù ritrovò tutto d’un tratto il vigore che le era proprio e fu capace di scuotere la gente di Nazaret dal suo torpore.

«Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato»! Non c’era più alcun dubbio; davvero qualcosa di straordinario stava accendendo. È ormai giunto il momento di ri-cordare le promesse antiche, di sollevare il capo e alzare lo sguardo, di rispolverare quei sogni di pace e di pienezza che avevamo abbandonato in fondo al cassetto, insieme a troppa naftalina. I desideri più belli del cuore dell’uomo, quelli tanto preziosi e delicati da essere custoditi quasi come un segreto e “scritti col pastello bianco”, avevano 

finalmente trovato qualcuno capace di colorarli e di farli riemergere dal profondo.

Nel prosieguo della sua vicenda terrena sarà facile accorgersi che Gesù non si limiterà affatto a colorare dentro i margini delle nostre attese, ma spesso e volentieri uscirà fuori dai confini per dare vita a un’esperienza di grazia sovrabbondante, capace di andare ben oltre le più rosee aspettative.

Il Figlio di Dio ha inaugurato definitivamente tempi nuovi, in cui le tonalità calde e avvolgenti della tenerezza e della misericordia del Padre saranno capaci di porre ai margini le tinte fosche della violenza e della vendetta.

“Il tempo è compiuto” (Mc 1,15), eppure l’attesa resta infinita per chi si ostina a preferire altri colori, per chi si illude di poter dare corpo ai propri progetti di bene seguendo vie che non sono quelle della croce.



__

E scrivevo tutti i miei segreti

col pastello bianco sul diario

Speravo che venissi a colorarli

E ti giuro, sto ancora aspettando

PASTELLO BIANCO - Pinguini tattici nucleari

https://youtu.be/to8uZT8j8UI

__

+ Dal Vangelo secondo Luca

Lc 1,1-4;4,14-21


Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.

Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

«Lo Spirito del Signore è sopra di me;

per questo mi ha consacrato con l’unzione

e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,

a proclamare ai prigionieri la liberazione

e ai ciechi la vista;

a rimettere in libertà gli oppressi

e proclamare l’anno di grazia del Signore».

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».




Commenti

Post popolari in questo blog

UNA CONOSCENZA PERSONALE -Giovedì 17 Febbraio 2022

Gesù continua a porre domande ai suoi discepoli. Vuole aiutarli a lasciare emergere dubbi e certezze, attese e paure… insomma tutto quanto abita i loro cuori. Quei pensieri hanno bisogno di venire alla luce per essere purificati, cioè guardati con chiarezza e, quindi, verificati. La domanda di oggi è chiara e diretta: «Ma voi, chi dite che io sia?». Non è un caso che a rispondere sia Pietro, proprio colui il quale più tardi affermerà: «Non conosco quest'uomo» (Mc 14,71). Lo stesso a cui, infine, il Maestro chiederà: «Mi ami?» (Gv 21,15). Ma non era ancora quello il tempo per una domanda tanto impegnativa. Non si può amare chi non si conosce davvero. Non è un caso, infatti, che spesso l’amore entri in crisi (e per qualcuno addirittura svanisca all’improvviso) quando si scoprono aspetti inediti delle persone che ci stanno accanto e si finisce per pensare di non conoscerle affatto. Ma quali sono i passaggi da effettuare, quali gli elementi fondamentali che è necessario acquisire p...

E la strada si apre… - Sabato 1 Gennaio 2022

"Senza indugio"... non ebbero alcuna esitazione. Come invidio la prontezza dei pastori... come vorrei poter avere lo stesso "coraggio di andare", quello che a me più di una volta fa difetto.   Sarà che i cuori semplici sono anche più leggeri e fanno meno fatica a mettersi in moto, mentre io mi ritrovo troppo spesso ad essere eccessivamente appesantito dagli affanni di questa vita  (cf Lc 21,34); sarà che chi è allenato a vegliare vive costantemente proteso verso la novità, mentre io mi accontento ben volentieri di "salvare il salvabile", di mettere qualche toppa su un vestito ormai logoro (cf Mt 9,16), finendo per guardare con nostalgia al passato e con angoscia al futuro... sta di fatto che di fronte a un cammino da iniziare mi ritrovo sempre incerto, mi perdo in congetture e tentennamenti, sperimento continui ripensamenti e retromarce. Cosa potrebbe farmi uscire da quest'impasse? Cosa potrebbe donarmi la giusta spinta per intraprendere il viaggio? Qu...

Dove il mare finisce - Giovedì 21 Gennaio

Ci sorprende e ci spiazza questo Gesù che sembra volersi in qualche modo ritrarre dalla folla, che tenta di aprirsi una via di fuga per non restarne schiacciato. Lui che si presenterà come il pane disceso dal cielo e sarà pronto a donare la vita, ora pare voler mettere un argine alla foga di quella gente. Come mai?  Sappiamo già che il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo, eppure non smettiamo di volerlo confinare dentro schemi angusti e mortificanti da cui Egli continua a smarcarsi.  Corriamo il rischio di essere anche noi tra la folla che lo cerca insistentemente perché vuole una risposta immediata alla sua fame, vuole essere sollevata da ogni fatica. Guarda a Gesù quasi fosse un distributore automatico di prodigi e consolazioni, in cui inserire la monetina della richiesta e poi, dopo aver ricevuto il necessario, andar via per ripresentarsi solo al momento opportuno. Il Maestro invece ci invita a passare dalla logica della soddisfazione del bisogno all'orizzonte del d...