Ogni volta con un suono nuovo, sempre con intensità, di certo in un modo diverso da chiunque lo avesse fatto in precedenza. Gesù sceglie i dodici e li chiama uno ad uno… per nome. Lo stesso evento di grazia si ripete costantemente anche nella nostra vita.
È il nome che talvolta a noi pesa perché ci ricorda che siamo diversi… non siamo forti e intelligenti come gli altri, né capaci o astuti, brillanti o semplicemente “fortunati” quanto avremmo desiderato. Proprio quel nome che io pronuncio sommessamente, sulle labbra del Maestro risuona con “orgoglio” e assume sfumature inedite. Non sta chiamando uno qualsiasi. Ha scelto proprio me!
Talvolta, dobbiamo riconoscerlo, ci capita di andare incontro all’altro mossi dall’interesse, di cercarlo soltanto perché ne abbiamo bisogno per colmare i nostri vuoti affettivi ed effettivi, per trovare un appoggio quando non riusciamo a stare in piedi da soli. Quando è così l’uno vale l’altro, basta che respiri!
Per Gesù le cose stanno in modo profondamente diverso. Il Padre ha posto ogni cosa nelle sue mani (cfr Gv 13,3), eppure Lui ha posato il suo sguardo proprio su di me.
L’amore che Egli dona non è per chiunque. È per tutti sì, ma ciascuno guardato, scelto e chiamato per nome, in modo unico e irripetibile. Non siamo semplici pedine, non siamo convocati tanto per fare numero. Egli abbraccia e redime il nostro burrascoso passato, consapevole dei sentieri tortuosi che abbiamo percorso. È esperto nell’additarci spiragli di un futuro di bene, lì dove noi non vediamo altro che vicoli ciechi e strade interrotte dalle macerie dei nostri fallimenti. Ma, più di ogni altra cosa, incontrare il Signore significa sentirsi riconosciuti e amati per ciò che siamo adesso, in questo preciso istante.
Il primo e più diretto corollario di questa commovente verità è che anche rispondere a questa chiamata implica un coinvolgimento profondo e personale. Non basta respirare, non è sufficiente star lì passivamente, ma occorre giocarsi in maniera piena nella relazione con Lui… con tutto se stessi, con la propria storia e i propri desideri, con le proprie potenzialità e fatiche, con le proprie ricchezze e fragilità.
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Mi hanno dato il mondo in mano
e tu puoi crederci o no
ma io c'ho scritto il tuo nome
IL TUO NOME (COMUNQUE VADA CON TE) - Ultimo
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+ Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,13-19
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
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