Era il giorno del grande ritorno nella cittadina che lo aveva visto crescere. Qualche tempo prima era partito in silenzio, forse tra l’indifferenza dei più. Stavolta viene addirittura preceduto dalla fama di essere un grande profeta e guaritore. Le attese sono tante, ma le cose prenderanno presto una piega inaspettata.
A Cafarnao e nei villaggi vicini, Gesù aveva respirato a pieni polmoni “l’odore del mare”. Gli incontri fatti e le esperienze vissute gli avevano insegnato ad allargare i propri orizzonti, donandogli una consapevolezza crescente di se stesso e della missione che il Padre gli aveva affidato. Aveva ormai compreso che l’annuncio del Vangelo, che pure attraversa lo spazio tradizionale del sacro, non può restare confinato lì. Esso deve risuonare in ogni ambito del vivere umano, perché è esperienza di salvezza per tutto l’uomo e per tutti gli uomini.
Nazaret non fa che confermare quanto Gesù aveva già intuito. Proprio lì dove sarebbe stato lecito aspettarsi di incontrare una calorosa accoglienza e trovare un sostegno incondizionato, lì dove si presenta così com’è, senza filtri, il figlio del falegname deve fare i conti con un’ostinata chiusura e una reazione sdegnata e violenta.
In quella sinagoga, Egli cerca di spiegare che la promessa di Dio si compie attraverso un amore che non conosce distinzione tra familiari e stranieri, vicini e lontani, amici e avversari. Prova a farlo facendo riferimento alla vicenda di una povera vedova che, malgrado la fame, non aveva chiuso il cuore nell’egoismo, ma aveva avuto il coraggio di condividere tutto ciò che le rimaneva per vivere e così aveva trovato salvezza; ricorda l’esperienza di uno straniero che, nonostante dubbi e resistenze, era stato capace di dare fiducia alla parola di un uomo di Dio ed era stato guarito.
Nulla di tutto questo, però, riesce a smuoverli. Anziché lodare Dio perché la sua salvezza non ha confini, si fanno prendere da invidie e gelosie. Tentano di metterlo alla porta, di farlo fuori, ma Gesù non si fa scoraggiare, non lascia che i cuori induriti dei suoi compaesani possano diventare un limite invalicabile. Passando in mezzo a loro, riprende il cammino.
Se anche non troverà posto in quelli che consideriamo i luoghi centrali di questa nostra storia, ci sarà sempre almeno una periferia dalla quale Dio potrà ripartire, da dove potrà ricominciare a narrare il suo amore sconfinato per l’umanità.
Così è anche per noi. Se non ci lasciamo abbattere dalle delusioni, troveremo sempre un’altra via. Anche quando ci vengono chiuse le porte in faccia lì dove avremmo voluto trovare accoglienza, se ci guardiamo intorno scopriremo che “è ancora giorno”… c’è ancora tempo per sperare, per amare, per fare il bene… basta rimettersi in cammino.
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Lo sai anche tu
Questa è la tua vita
E anche se fa male
Non rinunciare
A darle il senso che vuoi tu
L'ODORE DEL MARE - Tiromancino ft Carmen Consoli
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+ Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4,21-30
In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
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