Dare e avere. Sembrerebbero due verbi in antitesi, due stili di vita contrapposti. Sarebbe bello donare sempre, ma quando siamo noi a sperimentare il bisogno, le paure prendono il sopravvento e cadiamo nella tentazione di chiudere i rubinetti. Siamo diventati accumulatori seriali di cose inutili, che spesso non ricordiamo neanche più di possedere. Anche il nostro cuore è spesso strapieno di emozioni ed esperienze, accatastate una sull'altra in maniera confusa, tanto da renderlo spesso un luogo inospitale. Rischiamo di diventare cisterne di acqua stagnante, dove proliferano i batteri, mentre potremmo essere fiumi d'aqua viva che scorrono impetuosi, per bagnare le arsure di questa umanità. A noi spetta scegliere: possiamo aprire il cuore e le mani per lasciar fluire vita, misericordia, amore, perdono. Oppure possiamo continuare a stringere i pugni per afferrare ciò che vogliamo, trattenere ciò che crediamo ci appartenga e fare a cazzotti con il mondo intero che sembra non merit